Trani, Santuario Madonna di Fatima



MESSA DEL CUORE IMMACOLATO


"Giuditta 13,17-20; 15,9 - Lc 11,27-28"

Carissimi ministri ordinati, vita consacrata, fedeli laici cristiani, con questa celebrazione della s. Messa in onore del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria, apriamo solennemente l'Anno Mariano Diocesano nella ricorrenza giubilare del 50.mo anniversario di erezione di questo Santuario dedicato alla Madonna di Fatima dal mio venerato predecessore Mons. Reginaldo ADDAZI il 13 maggio 1957.
La liturgia, che stiamo celebrando nei suoi testi è ricca di insegnamenti. Vi leggo la didascalia introduttiva di questa santa Messa del Cuore Immacolato di Maria.
"L'espressione "Cuore della Vergine" va interpretata in senso biblico: designa la persona stessa della Madonna; il suo essere intimo e irripetibile; il centro e la sorgente della vita interiore; della mente e del cuore, della volontà e dell' affettività; l'animo indiviso, con il quale ella amò Dio e i fratelli e si dedicò completamente all'opera di salvezza del Figlio.
Come alla messa del Cuore di Gesù si celebra l'amore misericordioso di Dio per la Chiesa, così nella liturgia del Cuore di Maria si contempla la sollecitudine materna della Vergine e viene dato il modello del "cuore nuovo", dono e segno della Nuova Alleanza. Il Cuore della Beata Vergine che, piena di fede e di amore, accolse il Verbo di Dio, è chiamato innanzitutto "dimora del Verbo" (Colletta), nonché "tempio dello Spirito Santo" (Colletta), proprio per la continua presenza in esso dello Spirito.
È presentato poi come immacolato (Colletta), cioè immune da macchia di peccato; sapiente (Prefazio), perché Maria, interpretando gli eventi alla luce della profezia, serbava nel suo cuore la memoria delle parole e dei fatti riguardanti il mistero della salvezza (cfr. Lc 2,19-51); docile (Prefazio), perché Maria ha aderito gioiosamente ai comandi del Signore (Cfr. Lc 1,48); nuovo (prefazio), secondo la profezia di Ezechiele (Cfr. Ez 18,31; 36,26) rivestito della novità della grazia ottenuta da Cristo (Cfr. Ef 4,23-24); mite (Prefazio), in conformità al Cuore di Cristo che ammonisce: "Imparate da me, che sono mite e umile di cuore" (Mt 11,29); semplice (Prefazio), cioè alieno da ogni doppiezza e tutto ricolmo dello Spirito di Verità; puro, ossia, secondo la beatitudine proclamata dal Signore (Cfr. Mt 5,8), capace di vedere Dio; forte (Prefazio) nell' abbracciare la volontà di Dio quando, secondo la profezia di Simeone (Cfr. Lc 2.35), o incombeva la persecuzione contro il Figlio (Cfr. Mt 2,13) o ne era imminente la morte (Cfr. Gv 19,25); vigilante (Prefazio) , mentre Cristo dormiva nel sepolcro, il Cuore di Maria, come il cuore della sposa del Cantico (Cfr. Ct 5,2), vegliava in attesa della risurrezione di Cristo" (Nota introduttiva n. 28 del Messale Mariano).
L'anno Mariano diocesano, che richiama la presenza cinquantenaria di questo Santuario, che - come scriveva P. Onorato, rogazionista, il promotore della sua erezione - "sarà la gloria di Trani, Città di Maria; in essa, come a Fatima, i fedeli non mancheranno di avvertire la protezione della Mamma celeste, nella presente difficoltà dell'ora attuale, densa di nubi minacciose, dalle quali non mancherà di apparire il sole di Cristo Redentore" (La nascita e lo sviluppo della devozione della Madonna di Fatima a Trani, Ediz. Rogate, pag. 89), si propone di farci vivere l'anno pastorale 2006-2007, secondo il programma già tracciato (Parrocchie a servizio della Nuova Evangelizzazione - Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo) sotto la guida della nostra Madre celeste, maestra spirituale.
Perché l'Anno Mariano ci faccia crescere in Cristo attraverso la vita quotidiana, vi propongo di coltivare:
. l'offerta quotidiana della giornata secondo la formula dell' Apostolato della preghiera:
"Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria,madre della Chiesa, in unione al sacrificio eucaristico,le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo gloria del divin Padre ";
. la recita del Rosario in famiglia, nelle parrocchie, nelle Comunità religiose;
. la pratica dei cinque primi sabati di ciascun mese con la partecipazione alla S. Messa e la Comunione eucaristica, dopo aver chiesto l'assoluzione personale dei peccati nel sacramento della Penitenza;
. l'esercizio della riconciliazione con chi non si va in armonia, a cominciare dalle relazioni familiari;
. atti di carità nella condivisione dei beni personali, sostenendo la caritas parrocchiale e cittadina.

Vogliamo essere e vivere con Maria e come Maria.
Con Maria, cercandola attraverso le Sacre Scritture; e con cuore di figli, amandola nelle diverse devozioni mariane, così diffuse in tutto il territorio diocesano e celebrate nelle feste religiose. Ogni festa Mariana, nella parrocchie e nei santuari della diocesi, sia celebrata con una adeguata preparazione catechetica, attingendo sempre dalla Parola di Dio.
Sia cercata, in particolare, in questo Santuario diocesano nei pellegrinaggi e negli appuntamenti diocesani di programma che vivremo nel corso dell'anno.
Il dono dell'Indulgenza Plenaria, che abbiamo ottenuto dal Santo Padre Benedetto XVI, impreziosisce questo luogo sacro Mariano, offrendo la possibilità, a quanti animati da sincero pentimento, disposti ad una piena conversione, impegnati a vivere in grazia di Dio e in comunione con la Chiesa universale, di ottenere la remissione della colpa scaturita dal peccato e dalle pene temporali che da essa stessa scaturiscono attraverso l'esercizio del sacramento della Riconciliazione e la preghiera secondo le intenzioni del Romano Pontefice.
Come Maria, imitando cioè la nostra Madre celeste, in tutte le sue virtù, principalmente quelle dell'umiltà e dell' obbedienza, che ci permettono di aprirci all'azione dello Spirito Santo e a lasciarci condurre dallo Spirito verso "la misura alta della vita cristiana", cioè verso la santità.
Non potremo essere, infatti, autentici e credibili cristiani, testimoni di Gesù Risorto, senza tendere generosamente alla santità.
Chiederemo alla nostra stessa Madre celeste di farei crescere, come Chiesa diocesana, in "un cuor solo e un 'anima sola" (Cfr. Atti), aiutandoci con la sua mediazione materna, a coltivare le caratteristiche del suo bel Cuore immacolato: purezza, docilità, mitezza, semplicità, fortezza, vigilanza, amore misericordioso.
Chiederemo, inoltre, il dono delle vocazioni alla vita coniugale e familiare cristiana, ed in particolare alla vita sacerdotale e consacrata sia maschile che femminile nello spirito del "Rogate" di s. Annibale Maria DI FRANCIA.
Ci rivolgeremo al Cuore Immacolato di Maria con la preghiera che ho voluto pubblicare, ma ora mi piace concludere con questo semplice atto di affidamento: O Madre, noi ci affidiamo a te: portaci a Gesù e faccelo amare come lo ami tu! Ottieni alla nostra Chiesa diocesana e a tutte le Chiese che sono in Italia di vivere il IV Convegno Nazionale di Verona come novella Pentecoste che ci porta ad essere, presenti nella storia del nostro tempo, autentici testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo. Amen.

+ Giovan Battista Pichierri
arcivescovo

Commissione Diocesana Cultura e Comunicazioni Sociali
dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie


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