PER EVITARE ALTRI GRAVI INCIDENTI E’ NECESSARIA LA CONVOCAZIONE IMMEDIATA DI UNA CONFERENZA DI SERVIZIO FRA ANAS, PROVINCIA DI BARI E COMUNE DI BARLETTA

Morire sull’asfalto quando vai a tagliare l’uva in campagna: é drammatica (e deve far prendere immediati provvedimenti oltre l’attualità di cronaca) l’escalation di sangue sul tratto della 16 bis a cavallo dello svincolo per Canne della Battaglia. Noi del Comitato vorremmo portare la nostra diretta testimonianza personale e qualche contributo d’idee sulla base di quanto quotidianamente condividiamo coi diretti protagonisti nell’uso di quelle e di altre strade del territorio che più da vicino ci compete. Ma anche riportando alla memoria pubblica alcuni guasti tuttora irrisolti nella gestione della mobilità e dei trasporti su strada in una zona ad alta densità di movimento..
Diciamo subito che come indica anche la Gazzetta, queste tragiche morti a catena accadute proprio su questa strada in questo periodo dovrebbero essere considerate senza mezzi termini veri e propri incidenti sul lavoro: non tanto per la loro impressionante recidività nella presenza dei mezzi pesanti e leggeri coinvolti (trattori, rimorchi agricoli, camion pesanti, autocarri e simili), quanto per le modalità “tecniche” di tipo viario-infrastrutturale che da tantissimo tempo avrebbero dovuto far intervenire (nella più totale miopìa delle varie amministrazioni più o meno competenti) i diretti responsabili nella risoluzione dei problemi per la gente che si reca in campagna per lavorare.
Che accade? I contadini vendemmiano, caricano i loro rimorchi attaccati ai motori, rientrano in città per il conferimento alle cantine od ai centri di raccolta o a casa propria. Di questi tempi, un copione fisso che si ripete all’infinito sulla strada provinciale n. 3 (Salinelle) di collegamento fra la statale 16 verso Foggia alle campagne di Canne della Battaglia sulla cosiddetta via vecchia per Canosa, passando sotto la cittadella archeologica e costeggiando la ferrovia per Spinazzola. Un nastro d’asfalto che scavalca con viadotto la 16 bis e si dirama per innestarsi proprio sulla rampa dello svincolo della 16 bis. Fra settembre ed ottobre utilizzato dagli agricoltori, ma d’estate preso d’assalto dai pendolari del mare che da Canosa raggiungono il bivio su via Foggia verso Margherita di Savoia, nonostante le chiusure del passaggio a livello nell’ultimo chilometro. Ci troviamo cioè al centro di un reticolo stradale molto intensamente vissuto in determinati periodi dell’anno e purtroppo scandalosamente abbandonato a se stesso in altri mesi. Colpa di chi?
Ma torniamo all’uscita dalla Salinelle per la 16 bis e viceversa. Quello è un tratto terribile dove già si procede a forte andatura nonostante la segnaletica, con uno svincolo posto quasi in curva lungo un asse di percorrenza dove chi guida difficilmente si accorge di poter accedere alla rampa se non all’ultimo secondo utile, benché la stessa venga pre-segnalata ben due volte (provenendo da Barletta) con un avviso “Canne della Battaglia” e obbligo di rallentamento il primo a 700 metri su rettilineo ed il secondo a 500 metri dall’imboccatura della curva medesima.
Cosa proponiamo? Subito, proprio con la vendemmia in corso, una immediata conferenza di servizio fra Anas e Provincia di Bari perché innanzi tutto i rispettivi uffici tecnici preposti coi dirigenti responsabili si rendano conto sul posto (oltre le crude foto di attualità ed i filmativi tv) di quanto più volte denunciato, e gestiscano insieme al Comune di Barletta il pieno recupero di sicurezza e di efficienza proprio di quel tratto più in particolare, alla confluenza di competenze di tre enti che se la dovranno vedere fra di loro quando arriverà la Sesta Provincia. Il che significa un minuzioso sopralluogo che porterà a svelare quanto segue: pali scomparsi e cartelli segnaletici divelti sulla rampa di accesso, banchine spartitraffico distrutte, manto d’asfalto in pessimo stato, cunette in rovina, erbacce a bordo strada. Cose che vediamo tutti i santi giorni, noi: ma chi dovrebbe provvedere ostinatamente continua a negare perfino l’esistenza, coi risultati sotto gli occhi di tutti.

NINO VINELLA
Presidente Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta


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