NUOVE STRADE PER LA PROMOZIONE DEI DISTRETTI PRODUTTIVIBarletta, venerdì 20 ottobre 2006 - Il Comune di Barletta ha organizzato su iniziativa della Vice Presidenza della Regione Puglia - ieri 19 ottobre, presso la Sala Rossa del Castello - un incontro teso all’illustrazione e presentazione dei contenuti del Disegno di Legge Regionale denominato “Promozione e riconoscimento dei distretti produttivi” (n.b. – il testo è allegato al presente comunicato).
L’Assessore allo Sviluppo Economico, Sandro Frisullo, nel suo intervento ha sottolineato la necessità di aprire un dialogo diretto con gli stake holders del territorio al fine di ottenere delle indicazioni attuali. La Regione ha, infatti, avvertito la necessità di riferirsi a gruppi di aggregazione economici (imprese, associazioni di categoria e attori istituzionali) quali destinatari degli interventi legislativi e finanziari. Già dal Documento Strategico regionale, ha continuato il vicepresidente, i distretti produttivi figurano tra le priorità di intervento. Da qui la necessità di regolamentarne la creazione e lo sviluppo ascoltando le realtà territoriali.
L’incontro si è aperto con le parole del sindaco di Barletta, Nicola Maffei, che ha sottolineato l’importanza dei distretti produttivi citando altre esperienze positive italiane quale quella veneta. L’assessore allo Sviluppo Economico del Comune ospitante, Franco Pastore, ha evidenziato come questo strumento serva per riposizionare strategicamente tutto il sistema industriale e produttivo pugliese, per dotarsi di risorse immateriali nel campo dell’innovazione, per creare condizioni ambientali più favorevoli per lo sviluppo.
I consulenti della Regione impegnati nella definizione del DDL sono entrati nel dettaglio del testo normativo. Il professor Michele Capriati ha subito specificato che il DDL si riferisce ai distretti produttivi e non industriali in quanto, per effetto del cambiamento dello scenario produttivo, la finalità è di intervenire sulla integrazione intersettoriale, operando in una Regione che possiede il 45% degli agglomerati produttivi del Mezzogiorno. La logica dei distretti produttivi risiede, ha sottolineato Capriati, nella necessità di utilizzare al meglio i fondi strutturali e nella necessità di superare misure generaliste. Inoltre, con i distretti sarà possibile disporre di un pool di progetti già pronti da candidare a finanziamento. I distretti sono, quindi, l’insieme di soggetti, ha spiegato Capriati, in grado di esprimere una progettualità elevata e di medio periodo. L’aggregazione delle imprese può essere sia omogenea che intersettoriale (filiera) e avere carattere di transnazionalità. Il dott. Pagliardini ha invece sottolineato che i distretti non sono individuati dall’alto, ma nascono dall’esigenza spontanea delle imprese di aggregarsi per fare sistema e non può prescindere dal coinvolgimento degli attori istituzionali impegnati nello sviluppo locale. Pagliardini si è poi soffermato sulle modalità di creazione dei distretti ben disegnate dal DDL.
Al termine della presentazione del testo normativo, è seguito un interessante dibattito nel quale in molti si sono detti favorevoli all’iniziativa legislativa della Regione. In particolare sono intervenuti il presidente del PTNBO, Della Croce, sostenendo la necessità di un Accordo Quadro tra imprenditori e Regione per rilanciare il sistema TAC. Il presidente dell’ordine dei commercialisti di Trani, Mazzocca, ha invece auspicato il coinvolgimento della sua categoria professionale, poiché protagonista nei processi di sviluppo delle imprese. Il rappresentante dell’associazione Industriali, Santoro, ha evidenziato la necessità di far crescere in termini di conoscenza e di tecnologia questo territorio che ha dimostrato di essere capace di produrre e di integrare, formulando delle richieste alla Regione, quali lo stralcio dal DDL del distretto tecnologico e il maggiore coinvolgimento delle banche e delle università. L’assessore allo sviluppo economico di Andria, De Nigris ha chiesto di puntare con questo strumento legislativo sui nuovi saperi e sulle nuove professioni in una economia fatta prevalentemente di servizi. Sulla stessa linea il professor Campagna dell’Università di Foggia e la Dirigente Scolastica Montaruli, che hanno invitato ad un sempre maggiore coinvolgimento del mondo della ricerca e della formazione nella creazione di queste forme di sviluppo economico della Regione.
Sono, infine, intervenuti esponenti dell’imprenditoria e dell’associazionismo imprenditoriale locale che hanno confermato l’utilità di una regolamentazione della materia condividendo i risultati del DDL.
Infine, la Regione ha invitato tutti a comunicare osservazioni e proposte relative al DDL per posta elettronica all’indirizzo: vicepresidente@regione.puglia.it
L’Ufficio Comunicazione
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