Un museo in grado di cambiare la faccia della città. È quanto il sindaco Francesco Ventola auspica venga realizzato nella città di Canosa. Un’istituzione in grado di restituire alla città i tanti reperti archeologici della storica Canusium sparsi per il mondo e dal valore inestimabile.



Un museo provinciale, dunque, che possa restituire dignità e valore ad una città dalla genetica vocazione storica, ma anche all’intero territorio della Nuova provincia pugliese. Un sogno che si realizza che vede coinvolte tutte le istituzioni preposte, quali il Ministero, la Soprintendenza, la Regione Puglia e il Comune di Canosa. Alla base delle intese istituzionali è la realizzazione di una struttura completamente nuova da localizzare in un’area di interesse archeologico, quale quella di Piano San Giovanni, che vedrebbe coniugare la vocazione logistica del sito con una idonea e conforme strumentazione urbanistica di quella zona all’interno del Piano Regolatore Generale della Città.



Venerdì 3 novembre alle ore 15, presso Palazzo di Città si é svolto il primo importante appuntamento a Canosa (dopo quello svoltosi a Roma presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, lo scorso 24 ottobre), per la messa a punto e la calendarizzazione del percorso operativo per la realizzazione del nuovo museo. Coinvolti il Ministero per i Beni Culturali, la Soprintendenza regionale, la Regione Puglia, e il Comune di Canosa con l’intervento di:



- Ruggero Martines, Soprintendente regionale per i Beni e le attività culturali - Puglia

- Pio Baldi, direttore Darc - Mibac,

- Tiziana Sforza, staff del Sottosegretario Danielle Mazzonis

- on. Nicola Rossi, deputato della Repubblica

- Filli Rossi, della Soprintendenza ai Beni culturali della Regione Lombardia

- Marisa Corrente, Soprintendenza Regione Puglia

- Francesco Ventola, sindaco di Canosa



Nella successiva Conferenza stampa in aula consiliare é stato illustrato il progetto del nuovo museo.