Andria inserita in una progetto nazionale per individuare nuovi “modelli” di contrasto al fenomeno della criminalità urbana.
Andria infatti è stata scelta, tra altre città italiane, per testare alcuni innovativi “modelli” di contrasto alla criminalità, che successivamente saranno presentati su larga scale, per un uso più generalizzato. Sarà realizzato una sorta di “Modello di Città Sicura”, così come previsto dal Ce.A.S. –Centro Alti Studi per la lotta al terrorismo ed alla violenza politica- tale da avere una rete cognitiva di soggetti presenti sul territorio, formata in primo luogo da operatori della Polizia Municipale, che avranno on line una percezione dell’ordine pubblico cittadino.
Il “caso“Andria sarà esaminato nel corso di un seminario che prenderà avvio il prossimo 16 novembre, sul tema “Città Sicura”. La tre giorni, organizzata dal Settore Polizia Municipale presso l’Hotel Centro Congressi “L’Ottagono di Andria”, prevede l’intervento, tra gli altri del noto criminologo Prof. Francesco Bruno, Professore di Psicopatologia forense e criminologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nonché la presenza , previsto nella giornata di chiusura, del Ministro della Giustizia, On. Clemente Mastella.
Il Seminario, che si avvale della collaborazione del Ce.A.S., del CEFORM, dell’Osservatorio sulla Sicurezza e della Scuola della Polizia Municipale del Comune di Andria, nonché del patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, della Regione Puglia e della Provincia di Bari, intende approfondire, il progetto sperimentale “Città Sicura”, che sarà effettuato sul territorio di Andria, al fine di testare nuovi strumenti per rendere più sicura la città.
“Nel seminario sarà illustrato l’ innovativo progetto del Ce.A.S.–come hanno sottolineato l’Assessore alla Polizia Urbana, per. Ind. Angelo Volpe ed il Comandante della Polizia Municipale, colonnello Michele Palombo- che permetterà di presentare le nuove tecnologie informatiche, ma anche professionali che permetteranno di rendere la nostra città più sicura. Si partirà dalla formazione del personale all’uso strumenti tecnologici innovativi per rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini. Nella fase di studio, così come preparata dal Ce.A.S. sarà, tra gli altri attivo un “palmare”, dotato di GPSR, che permetterà al personale della Polizia Municipale di ricevere ed inviare in tempo reale dati e comunicazioni, ma anche visualizzare notizie e quant’altro, così da permettere tutti gli interventi che si riterranno opportuni. Circa 25 saranno gli operatori della Polizia Municipale che saranno dotati di questo strumento altamente tecnologico”.
E’ quindi toccato, durante la conferenza stampa di presentazione, al Prof. Alessandro Ceci, Docente al Master Universitario di II° livello in Scienze Forensi (criminologia-investigazione-sicurezza-intelligence) dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, illustrare più nel dettaglio il significato del progetto “Città Sicura”, che tra l’altro permetterà al Comune di Andria di accedere ad alcuni fondi statali ed europei (Agenda 2007-13, PON Sicurezza ed Accordo di Programma Quadro), che finanzieranno l’applicazione dello stesso progetto. Un progetto che si svilupperà in quattro, distinte fasi che dalla fase “informativa” e di “ricognizione” sulle tematiche riguardanti la sicurezza passerà alla vera e propria formazione dei soggetti attori, per la città di Andria la Polizia Municipale.
In particolare, la formazione che sarà sviluppata toccherà ambiti ben precisi come quello riferita ai luoghi della criminalità urbana e delle politiche di contrasto, all’esperienza degli accordi di legalità, per passare al controllo logico e tecologico swi sistemi urbani, nonché la strategia della sicurezza urbana nell’Unione Europea.
Proprio su questo tema, L’U.E., mette a disposizione degli Enti Locali gli strumenti finanziari indispensabili a vincere le sfide poste dalla globalizzazione alla sicurezza nelle aree urbane, a beneficio della qualità di vita dei cittadini e del loro rapporto con le Istituzioni.
Al progetto collaboreranno attivamente sia la Regione Puglia, la Prefettura e l’Osservatorio Cittadino sulla Sicurezza.