Mercoledì 22 novembre sarà “la prima volta” di Canne della Battaglia in Consiglio comunale dall’elezione e dall’insediamento della Giunta del sindaco Maffei. Sarà cioè la prima volta che l’assemblea cittadina si troverà (letteralmente) a fare i conti per il futuro, non solo archeologico, dell’importante area. Infatti, all’ordine del giorno dei lavori consiliari, al primo posto degli altri punti in discussione vi é la ratifica della delibera di Giunta comunale n. 46 del 20.10.2006, relativa a variazione del Bilancio di previsione Esercizio Finanziario 2006 ed approvata dalla Giunta coi poteri del Consiglio al cui esame viene rinviata in questa seduta per il voto di approvazione. Tradotto dal burocratese, l'oggetto della delibera riguarda la presa d'atto della progettazione definitiva intitolata "Dalla tomba di Paolo Emilio alle evidenze romane di San Mercurio", di Euro 288.000, approvata dalla competente Soprintendenza Archeologica di Taranto che, dopo essere stata candidata senza successo dalla precedente Amministrazione Salerno ai finanziamenti di fondazioni bancarie (Progetto Sviluppo Sud 2005), é stata ripescata dal PIS Normanno-Svevo-Angioino della Regione Puglia.
Questo promemoria pubblico è rivolto direttamente al Sindaco Maffei (che si è tenuto per sé la delega alle risorse culturali ed alle attività produttive di questo nostro territorio, un binomio vincente nell’attuale strategia) nonché ai singoli Consiglieri, di maggioranza come di opposizione, ed in particolare al Presidente del Consiglio comunale, Salvatore Filannino (Italia dei valori). La posta in gioco è molto più alta della singola delibera e di quanto in essa “nascosto” fra le pieghe di un disegno progettuale complessivo su Canne della Battaglia che rischia però di andare a beneficio di pochi speculatori. Dobbiamo infatti ricordare a tutti che oggi Canne della Battaglia è il bene culturale di Barletta (come da Piano strategico territoriale Città Arcobaleno viene considerata area vasta rispetto ai soli confini municipali) con la “dote” finanziaria più ricca di qualunque altro: 1 milione e cinquecentomila euro in totale, sommando lo stanziamento girato un paio di anni fa dalla Regione (governo Fitto) e quest’ultimo che va in discussione mercoledì prossimo.
Una bella somma, sulla quale i nostri rappresentanti amministrativi e politici devono tutti quanti mostrare più attenzioni, visto che (dovendo escludere un intervento pubblico del nostro Comitato in Consiglio comunale per argomentare sulla materia non permesso dal vigente Regolamento) ci dobbiamo affidare come sempre alla Gazzetta per far arrivare a tutti un solo, importante messaggio: quanti posti di lavoro saranno assegnati a maestranze e risorse di Barletta in questa ingente massa di finanziamenti pubblici nei quali, a differenza del recente passato, è proprio il Comune a figurare come ente appaltante rispetto alla Soprintendenza? Questo è l’interrogativo principale al quale, visto che parteciperemo ai lavori consiliari, vorremmo che almeno uno solo fra tutti i politici e gli amministratori competenti desse altrettanto pubblicamente una risposta che possa riconciliare in questo momento critico per il lavoro e la crisi economica i barlettani-elettori con la loro classe dirigente come succede altrove, per esempio Canosa di Puglia. Grazie!
Nino Vinella
Presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia
Barletta
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