Ceramiche nere sovradipinte, una statuetta della dea Afrodite seduta sul trono, olle a imbuto e altri reperti di grande valore, 46 in tutto, sono stati recuperati dalla Guardia di Finanza di Bari che ha colto in flagrante e denunciato tre tombaroli sorpresi a scavare in una zona sottoposta a vincolo archeologico.
E' avvenuto a Canosa di Puglia, nel Barese, dove i tre avevano già portato in superficie i pezzi, appartenenti ad un corredo funebre, attribuibile ad epoca romana, e risalenti alla fine del quarto secolo avanti Cristo. Il sito è stato sottoposto a sequestro e affidato alle cure della Soprintendenza ai beni archeologici per la Puglia.
Gli esperti ritengono che nella tomba possano ancora trovarsi altri ornamenti e armi. I tre tombaroli sono stati denunciati per ricerche archeologiche illegali e impossessamento illecito di beni archeologici.
Fonte: Antenna Sud Notizie 1° dicembre 2006
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Clicca qui per visionare il Primo Piano della Gazzetta del Nord Barese di sabato 2 dicembre 2006 Fermati a Canosa 3 tombaroli, salvati reperti epoca romana
Scritto da Pasquale Dibenedetto, Fonte Notizie On Line venerdì, 01 dicembre 2006
Numerosi reperti archeologici di notevole interesse storico-artistico, appena estratti da una sepoltura di un ipogeo, sono stati recuperati da militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Barletta in agro di Canosa di Puglia, in provincia di Bari.
I tre 'tombaroli', colti in flagranza mentre riportavano in superficie manufatti di epoca romana, hanno eseguito scavi non autorizzati in una zona sottoposta a vincolo archeologico. I reperti sequestrati, in tutto 46 pezzi, costituiscono un insieme omogeneo proveniente da un corredo funebre attribuibile ad epoca Daunia (fine IV secolo avanti Cristo). Tra di essi si distinguono per il particolare pregio alcune olle ad imbuto, diversi 'askoi' acromi ed alcune ceramiche nere finemente dipinte in superficie.
Di particolare interesse e' una statuetta fittile con alcuni segni distintivi che la qualificano come personificazione della dea Afrodite seduta sul trono. L'intero sito e' stato sequestrato e affidato alla Soprintendenza ai beni archeologici della Puglia.
Gli esperti ritengono che al corredo funebre recuperato potrebbero aggiungersi altri ritrovamenti costituiti da ornamenti e armi. I tre 'tombaroli' sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Trani per esecuzione illegale di ricerche archeologiche e per impossessamento di beni archeologici.