Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto
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12/12/2006. NOTIZIE DAL GOVERNO 12 dicembre 2006 .
RIFORMA DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI
Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 1° dicembre scorso, ha approvato, su proposta del Ministro della Giustizia, un disegno di legge che delega il Governo a procedere al riordino dell'accesso alle professioni intellettuali, alla riorganizzazione degli ordini, albi e collegi professionali, al riconoscimento delle associazioni professionali, alla disciplina delle società professionali e al raccordo di tali disposizioni con la normativa dell'istruzione secondaria superiore e universitaria. Si tratta di un intervento normativo caratterizzato da un'impronta di liberalizzazione che si esplica su alcuni significativi capisaldi: libero accesso alle professioni, senza vincoli di numero; eliminazione dei vincoli territoriali nell'esercizio dell'attività; libera concorrenza e possibilità di effettuare pubblicità dell'attività professionale; abolizione dell'obbligo di tariffe minime, con garanzia che il cliente ne debba essere preventivamente informato; tendenziale riduzione del numero degli ordini, albi e collegi professionali con la significativa novità costituita dalla previsione che gli stessi possano trasformarsi in associazioni professionali riconosciute di natura privatistica ma assoggettate al controllo pubblico. Tra le altre novità vi sono l'obbligo per il professionista di sottoscrivere un'assicurazione per i danni che potrebbe causare all'utente, la previsione di un limite massimo di dodici mesi per i tirocini professionali, la riforma dell'esame di Stato per l'accesso alle professioni regolamentate, il coordinamento delle nuove disposizioni con la normativa dell'istruzione superiore e universitaria e con quella comunitaria.
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 7 dicembre 2006 il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 ottobre 2006, concernente la "Programmazione aggiuntiva dei flussi di ingresso di lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato per l'anno 2006". Oltre alla quota già determinata dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2006, il suddetto decreto stabilisce una quota aggiuntiva di 350.000 ingressi di lavoratori extracomunitari da ammettere nel territorio dello Stato per l'anno 2006 per motivi di lavoro subordinato non stagionale. Questa ulteriore quota di ingressi riguarda i lavoratori che abbiano inviato regolare richiesta agli sportelli unici per l'immigrazione entro la data del 21 luglio 2006. Questa la ripartizione per regione: Valle d'Aosta 300; Piemonte 27.500; Lombardia 77.000; provincia autonoma di Trento 2.500; Veneto 42.000; Friuli Venezia Giulia 5.600; Liguria 7.600; Emilia Romagna 33.000; Toscana 24.000; Umbria 10.000; Marche 13.000; Lazio 50.000; Abruzzo 6.000; Molise 800; Campania 20.000; Puglia 6.100; Basilicata 1.300; Calabria 9.800; Sicilia 11.000; Sardegna 2.500
Il Consiglio dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deliberato l'adozione di alcune misure di sicurezza in materia di tutela dei minori sui terminali mobili di videofonia. In particolare è stato deciso che gli operatori di comunicazione che offrono servizi audiovisivi e multimediali su cellulare, il cui contenuto sia riservato ad un pubblico adulto, debbano adottare un sistema di protezione (parental control) che consenta di inibire stabilmente l'accesso del minore a tali contenuti. Tale funzione, oggetto di una specifica clausola contrattuale espressamente e separatamente firmata dall'acquirente, dovrà essere attivabile o disattivabile dal maggiorenne che stipula il contratto, tramite la digitazione sul terminale di un apposito codice segreto (pin). La deliberazione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 7 dicembre 2006, è stata assunta sulla base degli esiti dell'indagine conoscitiva in materia di telefonia mobile e minori svolta dal Consiglio Nazionale degli Utenti.
Si è svolto a Palazzo Chigi, il 7 dicembre 2006, il primo degli incontri programmati nell'ambito del Tavolo sul "Programma di navigazione satellitare Galileo", con l'obiettivo di studiare le ricadute del Programma sull'industria e sui servizi, e di stimolare progetti imprenditoriali diffusi. Il programma Galileo consentirà lo sviluppo di una nuova generazione di servizi in settori quali i trasporti, le telecomunicazioni, l'agricoltura e la pesca. Ottimizzato per le applicazioni civili, sarà gestito e controllato dalle istituzioni europee che ne sono proprietarie. Con l'avvento del sistema europeo di navigazione via satellite Galileo sarà dato un nuovo impulso al mercato mondiale dei servizi satellitari di navigazione, posizionamento e misurazione del tempo, che apriranno nuove prospettive in vari settori commerciali e miglioreranno la vita quotidiana dei cittadini di tutto il mondo. Al fine di sfruttare al massimo tale opportunità, la Commissione europea ha adottato un "Libro verde" sulle applicazioni della navigazione satellitare. Il documento offrirà a tutti i soggetti interessati la possibilità di esprimersi sullo sviluppo delle applicazioni della navigazione satellitare, in particolare sul ruolo che il settore pubblico può svolgere nell'elaborazione di un idoneo quadro normativo e nella definizione di obiettivi concreti per tali applicazioni. Nel settembre 2007 la Commissione europea sintetizzerà i risultati del dibattito pubblico e definirà un piano d'azione con le misure pratiche che verranno proposte a partire dal 2008. La consultazione pubblica durerà quattro mesi e si svolgerà tramite i normali strumenti web.
E' stato presentato l'11 dicembre 2006 a Roma dal Presidente dell'UNICEF Italia, il Rapporto annuale dell'UNICEF "La condizione dell'infanzia nel mondo 2007", alla presenza del Ministro delle Politiche per la Famiglia e del Presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia. Secondo il rapporto, l'influenza delle donne nelle decisioni più importanti migliora non solo la loro vita ma anche quella dei figli, con effetti positivi sul benessere dei bambini e sul loro sviluppo. Tuttavia, nonostante sia molto progredita la condizione femminile nel corso degli ultimi decenni, sulla vita di milioni di donne e bambine continuano a gravare discriminazioni di vario tipo, mancanza di potere e povertà. Il rapporto rileva altresì che le donne non sempre hanno pari possibilità di partecipare alle decisioni familiari fondamentali, il che può avere conseguenze negative per i bambini; e che nelle famiglie dove sono soprattutto le donne ad assumere le decisioni fondamentali, la quota di risorse destinate ai bambini è di gran lunga maggiore rispetto a quelle in cui le donne hanno un ruolo meno incisivo. Inoltre, le disparità di genere nel reddito possono diminuire o limitare le risorse a disposizione per i diritti fondamentali dei bambini, come, per esempio, un'adeguata forma di istruzione, di assistenza sanitaria, di alimentazione. In conclusione, "La Condizione dell'infanzia nel mondo" dimostra come, promuovendo l'uguaglianza di genere ed il ruolo delle donne, si imprima un effetto propulsivo ad ogni altro possibile obiettivo: dalla riduzione della povertà e della fame alla salvaguardia della vita dei bambini; dal progresso della salute materna alla garanzia dell'istruzione universale; dalla lotta all'HIV/AIDS a quella contro la malaria ed altre malattie, fino a garantire, in pari tempo, la sostenibilità ambientale.
NATALE: LE REGOLE PER SCEGLIERE ''GIOCATTOLI SICURI''
Anche quest'anno con la festa dell'Immacolata, prende il via ufficialmente la corsa all'acquisto dei regali per le festività natalizie e, come sempre, sono i giocattoli i doni più desiderati dai bambini. Talvolta, però, anche il più piacevole dei giochi, se scelto con scarsa consapevolezza, può diventare una minaccia per la salute e l'incolumità dei piccoli. I medici dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, per orientare i genitori all'acquisto dei giocattoli sicuri ed evitare danni fisici ai bambini, hanno realizzato e pubblicato on line due decaloghi: "Dieci regole per tutelare l'incolumità fisica del bambino" e "Dieci regole per scegliere il giocattolo a misura di bambino". Tra le cause più frequenti - sottolineano i medici del Bambino Gesù - l'inalazione di piccoli componenti che rischiano di mettere a repentaglio la vita, specie dei più piccoli. Non vanno poi trascurate, inoltre, le ferite prodotte da giocattoli ridotti in pezzi o le reazioni allergiche ai suoi componenti. Tra le indicazioni fornite dagli psicologi dell'Ospedale Bambino Gesù: considerare l'età di chi lo riceve; non lasciarsi condizionare da rigidi schemi maschietto-femminuccia o dal valore economico dell'oggetto, cui spesso non corrisponde il gradimento da parte del bambino; non farsi sopraffare dai suggerimenti della pubblicità; ma, soprattutto, condividere l'esperienza del gioco con i destinatari del giocattolo una volta scartati i pacchi dei doni.