18/12/2006. LIBERTA' DI STAMPA - Videoregistrare tutti, ma non il Consiglio comunale.
Videocamere che passione... soprattutto per i consigli comunali e le giunte di ogni parte d'Italia, che ne decidono l'installazione dovunque e per tutti gli scopi: per sorvegliare i centri storici e le periferie, gli ingressi delle scuole e dentro le scuole stesse, in alcuni luoghi scelti come discariche abusive, ai semafori per fotografare chi non si ferma con il rosso o chi corre troppo.
A Trecate, cittadina in provincia di Novara a pochi chilometri da Milano, il consiglio comunale, con maggioranza di centrodestra, è convinto che si debba proseguire con l'installazione di videocamere per rafforzare la sicurezza e prevenire il diffondersi della criminalità, piccola e non, che cresce in quella che ormai è periferia milanese.
L'unico posto dove non si può fare uso di videocamere è però il Consiglio comunale stesso, dove gli unici autorizzati a fare riprese sono i mezzi di informazione e il Comune stesso, ma non i cittadini comuni.
A Giovanni De Tommaso, componente di un'associazione che cerca di coinvolgere i portatori di handicap nella vita pubblica e che chiedeva di poter videoregistrare le sedute del Consiglio, è stato proibito di continuare a farle ed è stato sequestrato un video che stava effettuando.
Il Comune può videoregistrare i cittadini in luoghi pubblici dove e quando vuole; ma i cittadini non possono videoregistrare il Comune.
Pier Luigi Tolardo - Quelli di Zeus
ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-12-2006
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