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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

06/01/2007.  GLI AUGURI DEL VESCOVO E LA SUA LETTERA NATALIZIA ALLA COMUNITA' DIOCESANA.

GLI AUGURI DEL VESCOVO
E LA SUA LETTERA NATALIZIA
ALLA COMUNITA' DIOCESANA


Si trasmette il testo integrale di due documenti natalizi di S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri:
- Il Natale non muta: è sempre annuncio di speranza. Gli auguri per il Natale 2006
- Natale, speranza di realizzazione eterna. Lettera ai fedeli in occasione del Natale 2006


Il NATALE non muta: è sempre annuncio di speranza!



Il Natale di Gesù è la nascita di Dio nella nostra natura umana. Dio ci ha tanto amato da farsi come noi per farci come Lui. Come scrive l'apostolo Paolo ai cristiani di Filippi: "Abbiate gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente sino alla morte e alla morte di croce" (Fil 2,5-8).
Questo è un documento biblico ispirato. E noi cristiani non possiamo prescindere dalla Parola di Dio celebrando il secondo mistero della nostra fede, l'Incarnazione, dopo quello dell'unità e trinità di Dio.
Dal testo paolino emergono i tratti salienti di Gesù bambino: Dio nella seconda persona della Trinità
. si abbassa a livello della creatura umana, assumendo la condizione di servo
. si umilia facendosi obbediente
. si sacrifica sino alla morte di croce donandoci la sua vita divina.

Il Natale suscita per sé stupore, gioia, speranza.
Quando questo non dovesse accadere in noi, allora il Natale è ridotto a un giorno o a giorni da consumare illudendosi di perseguire la vera speranza. Diventa il Natale del consumismo e della globalizzazione ridotto a oggetto di mercato.
Oggi purtroppo, proprio questo sta accadendo. Propaganda televisiva, ricerca di piacere ad ogni costo, incapacità di vivere la relazione affettiva senza alcuna disponibilità ad essere umili e ubbidienti. svuota la persona della sua vera identità: "essere per gli altri", "essere liberi per amare", così come Dio ci ha creati.
Il mio augurio di Natale è rivolto innanzitutto ai credenti, perché lo vivano come mistero che desta stupore e gioia; e rende capaci di portare a tutti la pace, frutto della sincera conversione all'unità e alla comunione in Cristo, unico nostro capo.
Raggiunge anche ogni uomo e donna di buona volontà, perché perseguano i valori della persona umana che Gesù ha riscattato dall'egoismo, facendoli risplendere, attraverso la nostra umanità, nella compassione, mitezza, giustizia, condivisione, solidarietà, dono di sé.
Il Natale di quest'anno porti sulla nostra terra, così bella e ricca di tante potenzialità, attraverso noi che la abitiamo, unità di intenti per accogliere ogni persona e difenderla nella sua dignità. Con la responsabilità di tutti, istituzioni, famiglie, singoli cittadini, facciamo sì di rendere sempre più abitabile la nostra sesta erigenda Provincia per concorrere al vero progresso civile, culturale e religioso del nostro popolo.

Buon Natale e felice Anno Nuovo!

+ Giovan Battista Pichierri
arcivescovo



Natale, speranza di realizzazione eterna
Lettera ai fedeli in occasione del Natale 2006



Carissimi fratelli e sorelle,
insieme con i miei sacerdoti e diaconi, vi rivolgo questo messaggio natalizio, augurandovi la pace e la gioia annunciata dagli Angeli ai pastori: ".vi annuncio una grande gioia che sarà di tutto il popolo : oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è Cristo Signore" (Lc 2,10); e una moltitudine dell'esercito celeste lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama" (Lc 2,13-14).

Natale mistero
L'incarnazione del "Verbo" nella nostra natura umana, ha acceso in noi e in tutto il genere umano la "speranza", cioè la certezza della nostra realizzazione secondo la volontà di Dio che "ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito del suo volere" (Ef 1,5-6).
Da creature, sviate e disorientate a causa del peccato che è distacco da Dio, in Gesù "abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia" (Ef 1,7).
Nel Natale, atteso da Adamo, da Abramo, dal popolo di Israele, realizzatosi "nella pienezza dei tempi" (Ef 1,10) grazie al "si" di Maria di Nazareth, "piena di grazia" (Lc 1,28), si è realizzato "il disegno [di Dio] di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra" (Ef 1,10).
In una meravigliosa sintesi, così lo stesso apostolo Paolo esprime il grande mistero che celebriamo a Natale: "Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli" (Gal 4,4-5).

Natale liturgico
Il vero Natale lo celebriamo partecipando alla Messa con cuore puro e sincero, stupito per il grande mistero dell'amore di Dio che ha voluto manifestarsi nella benignità e nella tenerezza della nostra umanità così come leggiamo in Tito 2,11-12: "È apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo".
Quanto fascino e gioia desta in noi la nascita di un bambino! Quanto stupore e gaudio destò il "Bambino" di Betlem in Maria e Giuseppe, nei pastori e nei Magi! Tutto questo lo meditiamo nel tempo natalizio attraverso la divina liturgia.

Natale nella storia
Dobbiamo anche noi stupirci del grande mistero della nostra redenzione.
Il Natale di quest'anno si contestualizza, nella Chiesa che è in Italia, nell'impegno della Nuova Evangelizzazione che sta interessando anche la nostra Chiesa diocesana nella pastorale missionaria aperta ad ogni ambito di vita: vita affettiva, festa e lavoro, fragilità umana, tradizione e cultura, e cittadinanza.
La speranza che il Natale, di anno in anno, riaccende in noi è la presenza viva di Gesù. Per averla è necessario che noi cresciamo in Lui, con Lui, per Lui (Ut crescamus in Illo), vivendo la missione che Gesù stesso ci ha affidato: "Essere glorificatori del Padre vivendo in Lui, sotto l'azione dello Spirito Santo" (Ut glorificetur Pater in Filio divino afflante Spiritu).

Augurio
Carissimi, l'augurio per il Santo Natale 2006, è che <>"siamo uniti e in comunione" così come ci vuole Gesù, il nostro unico capo. Egli nell'Eucaristia ci ha lasciato il memoriale della Sua pasqua di morte e di risurrezione comandandoci di viverla realmente nella sua dimensione sacrificale e conviviale, cioè nell'impegno di santità e di comunione fraterna.

Esortazione
Dobbiamo essere sempre una "Chiesa eucaristica missionaria", aperta all'ecumenismo e al dialogo interreligioso
Nel prossimo 2007 avremo la gioia, attraverso la "visita ad limina" di onorare i sepolcri dei santi apostoli Pietro e Paolo e di incontrare il successore di Pietro, vescovo di Roma, Benedetto XVI.
La visita "ha per il vescovo un preciso significato: accrescere il suo senso di responsabilità come successore degli apostoli e rinvigorire la sua comunione con il successore di Pietro" (Ap. Successores, 15 del 22.02.2004).
Ma anche per tutta la Chiesa diocesana costituisce un momento importante perché consolida, attraverso il suo vescovo, che sarà ricevuto dal Papa il 15 marzo, i vincoli di fede, di comunione e di disciplina che la legano alla Chiesa di Roma e all'intero corpo ecclesiale (cfr. idem).
Alla fine dell'anno civile eleviamo il canto del Te Deum, ringraziando la SS. Trinità per tutti i doni che abbiamo ricevuto, anche per la sofferenza che ci ha fatto constatare i limiti umani stimolandoci ad avere un cuore buono e misericordioso.
Iniziamo il 2007 alla luce del messaggio sulla pace di Benedetto XVI "Persona umana: cuore della pace", affidandoci alla Gran Madre di Dio, donna della speranza, con i migliori auspici di ogni bene, soprattutto quello di essere pienamente conformi a Cristo, "il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria" (Ef 1,14). In quest'anno Mariano diocesano la nostra Madre celeste ci porti a Gesù e ce lo faccia amare come Ella stessa lo ama.

Benedizione
Con amore benedico ciascuna famiglia abbracciando idealmente genitori e figli, nonni e familiari, ammalati; e benedico i consacrati per l'apostolato, religiosi e religiose, operatori di giustizia e di pace.

Buon Natale e felice Anno Nuovo!

+ Giovan Battista Pichierri
arcivescovo


Commissione Diocesana Cultura e Comunicazioni Sociali
dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie
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