SABATO 22 GENNAIO (ORE 20) LA CERIMONIA UFFICIALEBarletta, giovedì 20 gennaio 2005 – Il
piazzale antistante la chiesa del Monte di Pietà (conosciuta come “piazzetta Monte di Pietà”), nel centro storico cittadino,
sarà intitolata a Mons. Giuseppe Damato, il benemerito canonico, studioso e scrittore di storia locale, scomparso quasi centenario a Barletta il 19 gennaio del 1984. Il provvedimento è stato adottato dalla locale
Amministrazione. La cerimonia ufficiale, nel corso delle quale sarà scoperta la targa con la nuova indicazione toponomastica (“
piazzetta Mons. Giuseppe Damato”), è in programma alle
ore 20 di sabato prossimo, 22 gennaio. Interverranno il sindaco ed il vice sindaco di Barletta, rispettivamente
Francesco Salerno e Raffaele Fiore.
Monsignor Damato, familiarmente ricordato come “don Peppuccio”, nacque a Barletta nel 1886, nel palazzo in cui, al piano terra, è situata la Cantina della Sfida. Aspetto biografico curiosamente sintomatico, se è vero che egli avrebbe dedicato buona parte della sua vita per promuovere la rievocazione dello storico evento. Primo di nove figli, ben presto sente la vocazione sacerdotale e viene ordinato nel luglio del 1910. Come membro del Capitolo Cattedrale ne ricopre tutte le dignità fino a quella di arciprete. Ciò che ha caratterizzato la sua persona sono state le energie ed il tempo spesi a favore della cultura, della storia e della archeologia. La travolgente passione per Barletta e la sua storia lo spinsero a scrivere ben otto volumi, quattro dei quali dedicati alla Disfida ed alla sua commemorazione.
Negli anni quaranta fa ristrutturare la chiesa del SS. Crocifisso, effettua scoperte che si riveleranno interessantissime, come il busto di Federico II e lo storico menhir di Canne. Negli anni sessanta è assistente e consulente storico del Comitato “Madonna della Disfida” e, nel 1965, insieme al cav. Damiano Daddato, scomparso nel 2003, è uno dei promotori del primo certame in costume. Monsignor Damato si adoperò in prima persona, inoltre, per far realizzare il famoso monumento alla Disfida, inaugurato nel 1980 nei giardini del Castello e attualmente collocato poco distante, all’ingresso della città. Muore nel 1984 e un anno dopo, il 31 luglio, gli viene dedicato un monumento in piazza Plebiscito, opera dello scultore barlettano Nunzio Quarto.
L’Ufficio ComunicazionePLAUSO PER LA PIAZZETTA INTITOLATA A MONS. GIUSEPPE D’AMATO
STORICO DELLA DISFIDA DI BARLETTA E DI CANNE DELLA BATTAGLIAIl Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia intende rivolgere un pubblico apprezzamento al Comune di Barletta per aver intitolato la piazzetta antistante il Monte di Pietà alla memoria di Monsignor Giuseppe D’Amato, inesauribile storiografo (com’è stato giustamente ricordato) della Disfida di Barletta ma anche di altre gloriose pagine della storia di una città e del suo territorio.
Quale socio fondatore del “Comitato Pro Canne della Battaglia” nel 1979 sotto la presidenza del prof. Antonio Paolillo, il nostro indimenticabile don Peppuccio, insieme ad altre benemerite personalità del clero barlettano innamorate del passato e della sua ricerca storica come don Franco Damato, non solo è stato un vero autentico “trascinatore” in ogni senso ma un testimone prestigioso di quel senso di appartenenza alla città che sapeva tradursi in rigore appassionato e sincero per le sue fonti storiche e civili.
Una missione durata lungo l’arco della sua quasi centenaria esistenza, e che nell’editorìa storica ha finito con lo spaziare dovunque si parlasse di Barletta e della sua cittadinanza nel mondo.
In questo cammino di conoscenza e di divulgazione, la Disfida occupa, è vero, un posto di primissimo piano nella sua sterminata produzione letteraria. Ma va altrettanto con giustezza sottolineato che Monsignor D’Amato ha toccato tutti i profili storici di Barletta, ponendo Canne della Battaglia in una posizione di rilievo assoluto: il suo libro su San Ruggiero (con la “i”), vescovo e poi patrono di Barletta, costituisce un pietra miliare, soprattutto per i continui riferimenti alle vestigia presenti nel territorio cannense e che rendono di un’impressionante attualità e lungimiranza talune sue proposte d’avanguardia (ancora oggi non attuate in pieno) fra il culturale ed il turistico, come la valorizzazione della storica fontana di San Ruggiero ed il preistorico menhir all’interno del Parco archeologico ed ambientale di Canne della Battaglia.
E’ stato insomma un pioniere nel senso letterale del termine, pioniere non solo della ricerca storiografica come tale, ma delle sue possibili applicazioni in senso di promozione e di valorizzazione dei nostri beni culturali, dunque in una visione del tutto moderna di quello che lui stesso avrebbe potuto tranquillamente chiamare il marketing del territorio.
A me, che lo intervistai negli anni Ottanta su come far decollare la Disfida a favore del nostro turismo, dichiarò testualmente che avrebbe voluto un “marchio di fabbrica” ufficiale sul monumento di Fieramosca che abbatteva il francese La Motte per finanziare coi diritti di quell’immagine tutte le manifestazioni rievocative… Pensate un po’ al brevetto!
Ma ci teniamo a ricordare compiutamente don Peppuccio D’Amato anche guardandone l’impegno di testimone oculare dei fatti che hanno portato Barletta, prima conosciuta come città della Disfida, a divenire la città delle due medaglie d’oro al merito civile ed al valor militare per i fatti del settembre 1943. Monsignor D’Amato ne è stato l’originario promotore con i suoi sudatissimi scritti (tutti stampati e pubblicati a proprie spese) ma soprattutto con la sua ostinata dedizione all’idea di una storia giammai asservita ai potenti di turno, bensì sempre libera risultanza di una somma di fatti da capire soltanto dopo averli dettagliatamente raccolti, registrati, archiviati, catalogati, documentati, annotati con le dichiarazioni talvolta assunte come un vero “notaio della Storia” dai testimoni degli avvenimenti descritti.
Grazie, don Peppuccio: nella tua piazzetta ci sosteremo con piacere raccontando di te e di quando ci educavi all’amore per la storia e per la nostra città. Grazie per sempre!
Nino Vinella
Presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta---------
Bibliografia di Mons. Giuseppe D’Amato: Correzione storica da Meale da Paliano in Miale da Troia (1964); I moti popolari di Barletta per la contesa storica e per il Monumento nazionale alla Disfida (1968); Barletta e la Disfida (1969); Sottotenente Michele Boccassini Medaglia d’Oro (1972); Barletta nella sua storia militare (1973); L’occupazione tedesca a Barletta (1973); Il VII centenario della traslazione delle sacre ossa del beato Vescovo Ruggiero da Canne a Barletta. Quattro proposte pro Canne della Battaglia (1977); Il monumento nazionale alla Disfida di Barletta (1983).
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