BARLETTA (BA) - Finisce a botte tra guardie e ladri, o meglio tra agenti del Corpo forestale dello Stato e bracconieri. In quattro (tre agenti e un bracconiere) devono ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale di Barletta. E’ probabile che qualche bracconiere abbia reagito al sequestro del richiamo acustico o anche del fucile. Tre bracconieri, inoltre, sono stati denunciati a piede libero, alla Procura della Repubblica di Trani. L’incidente, chiamiamolo così, è avvenuto Domenica, alle sei, nella zona umida alla foce dell’Ofanto, nota con il nome di Fiumara. In quella zona, soprattutto la domenica mattina, molti cacciatori di frodo, con la loro doppiettae utilizzando moderni e proibiti richiami acustici, fanno strage di uccelli. Piccole prede che, inevitabilmente, finiscono nelle mani di qualche imbalsamatore (che li rivenderà a suon di euro) o nella cucina di qualche massaia, certamente brava tra i fornelli, ma altrettanto certamente senza un briciolo di cuore.
L’azione antibracconaggio è stata coordinata dal dottor Ruggiero Capone del Nipaf (Nucleo investigazione polizia ambientale forestale).

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