Intervento del presidente della Pro Loco, Domenico Di Pinto
“Lo sviluppo turistico ha bisogno di una condivisa coscienza di obiettivi da raggiungere e non approda ad alcun risultato apprezzabile se non è basato sull'armonia operativa”: questo, in sintesi, è il concetto dal quale parte il presidente della locale associazione turistica “Pro Loco, Domenico Di Pinto. “Nel turismo - dice - poiché si fonda sull'identità e tipicità, è necessario che tutte le strutture associative e le imprese si debbano fondare su una sintonia operativa e su un’armonica consapevolezza degli intenti da raggiungere. Il volontariato da solo e le imprese da sole non fanno sistema. Il turismo non si afferma con il preferire questo o l’altro, a seconda degli interessi politici di turno, poiché esso è una delle categorie economiche che non può essere affidata alla semplice fantasia di qualche assessore, né risolto a livelli di consessi che si iempiono la bocca dei pensieri che istintivamente gli sovvengono”.
“Da anni - continua Di Pinto - siamo sempre all’anno zero, salvo sprazzi di luce di fuochi artificiali accesi in particolari momenti, come nelle ricorrenze delle sagre paesane. Il turismo è un “affare economico” che si fonda sul presupposto di una sinergia operativa tra soggetti pubblici (al plurale) ed imprese (sottolineo al plurale) per offrire un prodotto turistico “tipicizzato ed identificato”. “Donde devesi comprendere, sottolineandolo con forza a pochi mesi dal rinnovo del consiglio comunale, che l’a s s e s s o re al turismo non può ritenersi di seconda o terza categoria e senza sufficienti risorse finanziarie. E’ una questione di scelta e di strategia economica per la città. Auguriamoci che le forze politiche ne prendano atto per l’avvenire. Né può risolversi con la chiusura di una struttura comunale museale in favore di quella privata, in senso esclusivistico. Tutto deve essere implementato: necessitano entrambe. Né si può negare alla Pro Loco il servizio di guida turistica ed acco glienza”.
“Chi crede - conclude - di aver risolto il turismo si illude. Il turismo “serio, economico” è fatto da una interdipendenza fra le eccellenze locali e, tra queste, la Pro Loco, in quanto debbono offrire un pacchetto turistico che abbia la caratteristica della “identità e tipicità”. La Pro Loco non è espressione localistica avendo potenzialità di interconnessione organizzativa nazionale, rappresentata negli organismi regionali e nazionali, non appartiene a qualcuno ma alla città, donde la nostra affermazione di mettere “t ap p e t i d’o ro ” a quanti vogliono collaborare. Illusorio immaginarsi che una sola realtà locale possa essere interlocutrice, sia o non sia la Fondazione privata, che abbia o non abbia un proprio patrimonio per soddisfare le finalità statutarie”.
Antonio Bufano
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 23 gennaio 2007