Il sito originario del mausoleo era nel ricco santuario di Lucus Feroniae, il sacro bosco della dea Feronia, depredato da Annibale nel 211 a.C. durante la Seconda Guerra Punica ROMA - Un sepolcro di un alto magistrato, di etā repubblicana, risalente al I secolo a.C., č stato recuperato dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, coordinati dal pm Giorgio Paolo Ferri, nell' ambito di una operazione alla quale hanno collaborato anche i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.
I finanzieri di una delle sezioni del Nucleo di Tutela del Patrimonio Archeologico, comandati dal capitano Massimo Rossi, lo hanno recuperato nelle campagne di Fiano Romano. Il sito originario del mausoleo era nel ricco santuario di Lucus Feroniae, il sacro bosco della dea Feronia, depredato da Annibale nel 211 a.C.. Nei primi anni '90 i reperti furono dissepolti e portati nella zona di Fiano Romano da dove, a distanza di circa quindici anni, stavano per essere indirizzati al mercato sino-nipponico, attraverso la Svizzera.
Due persone del luogo sono state denunciate in stato di liberta' per i reati di ricettazione e scavo clandestino: operanti nel settore edilizio, si sarebbero materialmente impossessati del bene e lo avrebbero sepolto. Si tratta di 11 lastre marmoree in marmo lunense di grandi dimensioni (cm. 80x100x40), costituenti il proscenio decorativo di un grande e ricco mausoleo principesco istoriato con bassorilievi di scene gladiatorie e giochi commemorativi. Mancano alcune sue sezioni, mentre un altro, prezioso, pannello, é stato rinvenuto in un altro nascondiglio. Il mausoleo sarā restituito al pubblico.
Fonte: www.ansa.it
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