Il sindaco Scelzi é impegnato nel reperimento di fondi per valorizzare i beni culturali. Predisposto un censimento dei siti: «Così potremo puntare decisamente sull’industria turistica»
SPINAZZOLA - Il futuro di Spinazzola è nella valorizzazione dei siti archeologici (ritrovati nelle ultime campagne di scavi) attraverso il rilancio del comparto turistico. Ne è convinto il sindaco della cittadina murgiana, Carlo Scelzi che sostiene l’importanza per Spinazzola di portare avanti concretamente il progetto del parco archeologico.
«Stiamo già lavorando in questa direzione - precisa Scelzi - abbiamo cioè attivato una serie di canali con il Ministero dei Beni culturali e stiamo valutando l’opportunità di reperire dei finanziamenti europei. Ci sono infatti una serie di azioni e misure specifici che consentono interventi di tutela, salvaguardia e valorizzazione di beni culturali attraverso l’utilizzo di fondi europei. Proprio per questo abbiamo predisposto un censimento dei siti di interesse storico-archeologico, un passo necessario per conoscere ciò che abbiamo e poterlo quindi valorizzare al meglio». I prossimi interventi nel campo dei beni culturali sono dunque il censimento dei siti ubicati nel territorio di Spinazzola, la loro successiva messa in rete attraverso un portale web, infine il reperimento dei finanziamenti europei.
Tre, è bene ricordarlo, sono le aree di rilevanza storico-archeologico e naturalistico-geologica, interessate di recente da proficue campagne di scavi condotte da alcuni team di archeologi e dall’Università: l’area del Castello (dove sono state ritrovate le tracce di un villaggio dell’età del bronzo, risalente a tremila anni fa), l’area della «Rocca del Garagnone» vicino Spinazzola (dove è stato ritrovato un villaggio preistorico suggestivo, forse il più esteso e ben conservato della Puglia), infine l’area delle Grottelline (dove sono state ritrovate le tracce di un villaggio neolitico risalente a 7000-8000 anni fa).
«Occorre infine - aggiunge il sindaco Scelzi - approfondire la conoscenza e la ricerca su quanto è stato riportato alla luce. In questo senso pensiamo che un forte sostegno possa venire proprio dall’Università e dagli archeologi, cioè dagli studiosi del passato che possono darci una mano per ricostruire questa affascinante storia millenaria». Molte azioni saranno portate avanti in sinergia con l’assessorato alla Cultura, per promuovere magari in seguito una attività convegnistica collaterale. E proprio l’assessore alla Cultura, Franca Carbone, ha partecipato di recente ad una giornata informativa sui fondi comunitari a sostegno della cultura, che si è tenuta nella capitale presso il Ministero per i beni e le attività culturali.
Il problema maggiore sembra infatti quello dei finanziamenti, che dovrebbero essere rilevanti per valorizzare i tre siti. Senza fondi, è chiaro, non si va da nessuna parte. Il parco archeologico comunque rappresenta una opportunità per valorizzare ciò che è stato riportato alla luce e, nel contempo, per rilanciare Spinazzola come meta ed attrattiva turistica.
Rosalba Matarrese
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 25.1.2007