Convegno Salvalarte per la tutela del patrimonio storico artistico pugliese: mercoledì 7 febbraio 2007 alle 17.30 presso la Sala Convegni C.R.S.E.C.Mercoledì 7 febbraio, alle 17.30 presso la sala convegni C.R.S.E.C. a Canosa si terrà il Convegno Salvalarte per la tutela del patrimonio storico artistico pugliese, con il contributo di C.I.A.R.T. Centro Italiano Arte Restauro Tecnologico ed il patrocinio della Regione Puglia Assessorato ai Beni Culturali, del Comune di Canosa di Puglia e della Fondazione Archeologica Canosina Onlus.
Il programma previsto è il seguente:
Saluto Francesco Ventola, Sindaco di Canosa
Introduzione del Professore Carlo Carletti, prof. Di Epigrafia ed Antichità Cristiane dell’Università di Bari, sull’argomento: Coemetria requirere. In daini archeologiche nel complesso cimiteriale Ponte della Lama.
Interverranno
Domenico Lomelo, Assessore ai Beni Culturali della Regione Puglia
Giuliano Volpe, Direttore Dipartimento Scienze Umanistiche Dell’Università di Foggia
Sabino Silvestri, Presidente Fondazione Archeologica Canosina
Angela Messina, General Manager C.I.A.R.T.
Concluderà:
Federico Sacco, responsabile Salvalarte Legambiente Nazionale.
Il convegno sarà coordinato da Francesco Tarantini, Presidente Regionale Legambiente Puglia.
Al termine del convegno Carmen Lombardi, Presidente Legambiente Canosa, presenterà la mostra “I nemici dell’arte” che rimarrà esposta sino a sabato 17 febbraio.
Salvalarte è la "veterana" tra le iniziative di Legambiente nel settore beni culturali. Duplice il suo obiettivo: da una parte, segnalare le emergenze monumentali più a rischio e promuovere una campagna di sensibilizzazione per attivare i meccanismi per il loro recupero. Dall'altra, far conoscere, promuovere e valorizzare anche quei beni culturali così detti "minori", al di fuori degli itinerari turistici tradizionali e sconosciuti al "grande pubblico", ma non per questo meno importanti. Volontari di Legambiente, amministratori, soprintendenti, studenti e cittadini tutti insieme in prima linea, dunque, in difesa di un patrimonio che rappresenta l'unica ricchezza di cui l'Italia dispone più d'ogni altro Paese al mondo.
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