Nell’immobile che fu residenza di Benito Mussolini una struttura del Comune a servizio dei cittadini per il turismo
La giunta municipale ha approvato un progetto definitivo, adeguato per soddisfare le recenti scoperte paleontologiche nel territorio biscegliese, che avrà una duplice finalità: recuperare Villa Angelica e recintare il suo parco per esporre i blocchi calcarei sui quali sono state rinvenute evidenti tracce di orme di dinosauri. In pratica, utilizzando i fondi stanziati in favore del Comune con la Finanziaria 2005 ed ammontanti complessivamente a 500mila euro, si procederà al restauro della villa, ora di proprietà comunale, nota perché fu utilizzata come residenza per alcune settimane da Benito Mussolini. Ma nel contempo si provvederà a recintare l’area verde di pertinenza dell’i m m o b i l e, in modo da realizzare sistemazioni superficiali per il collocamento dei grossi blocchi lapidei con le impronte fossili, come richiesto dalla Soprintendenza per i beni archeologici per la Puglia che ha comunicato la necessità di trovare una idonea collocazione per la fruizione dei reperti individuati in una cava di pietra in disuso in località Lama Paterna ed ora al sicuro in un deposito. Il progetto include anche altri lavori: la sistemazione di servizi igienici prefabbricati e di un chiosco da utilizzare come punto per le informazioni storiche e turistiche. Si concretizzerà così nel migliore dei modi la valorizzazione della villa Angelica (in attesa di vedere concluso l’iter amministrativo relativo alle procedure di sgombero degli occupanti), che è rimasta per anni nel degrado e che potrebbe rappresentare una sede decentrata comunale di riferimento o di servizio per i cittadini residenti nel popoloso quartiere di Sant'Andrea. Anche il parco pubblico, che è stato colpito e danneggiato innumerevoli volte dai vandali oltre che trascurato, con la sistemazione di una recinzione e la previsione di orari di apertura e di chiusura e di custodia dovrebbe essere maggiormente tutelato. Ma soprattutto, ai fini turistici, si potrà inserire una curiosità in più nelle visite a Bisceglie, ovvero una passerella tra quelle orme suggestive che se illustrata con appositi pannelli, potrebbe essere un ulteriore motivo di richiamo, un percorso nella preistoria considerata l’importante presenza del complesso carsico delle grotte di Santa Croce.
Luca De Ceglia
Fonte : La Gazzetta del Nord Barese 2 febbraio 2007