05/02/2007. Comune di Canosa di Puglia - Rifiuti che “parlano”: la Polizia Municipale avvia ricerche per smascherare chi abbandona rifiuti.
Tempi duri per chi abbandona rifiuti in maniera indiscriminata sulle strade periferiche di Canosa. La Polizia Municipale infatti ha avviato una campagna di ricerche per smascherare quei “zozzoni” che hanno l’abitudine di scaricare per strada immondizia di ogni tipo. Con tanto di guanti, torcia elettrica e palette, i vigili urbani, analizzano il materiale abbandonato e da scontrini, etichette, codici a barre, numeri di telefono, ricevute di buoni benzina e vecchi documenti, “rintracciano” il presunto responsabile dell’abbandono, costringendolo a “pulire”.
Una iniziativa promossa dall’Amministrazione Ventola, Assessorati all’Ambiente e alla Polizia Municipale. Nell’ambito degli interventi di repressione nella ricerca di autori dell’abbandono dei rifiuti di ogni tipo sia domestici che rivenienti da attività produttive, la Polizia Municipale cerca nei rifiuti qualcosa che consente la rintracciabilità e appartenenza dei rifiuti. Da vecchie bollette di gas, luce e telefono, da farmaci, fotografie, vecchi documenti di autovetture, persino da nomi di defunti su vecchie bolle, si è giunti ad individuare i potenziali trasgressori, responsabili dell’abbandono. Si è così proceduto a responsabilizzare le famiglie e le attività economiche intercettate che si sono subito prodigate a ripulire le zone invase dai rifiuti. Da una serie di indizi, dati e controlli incrociati è dunque possibile individuare i presunti responsabili dell’abbandono. Si tratta, quindi, di rifiuti che “parlano”. “Ad esempio, attraverso alcuni farmaci ritrovati alla periferia della zona 167 – spiega la Polizia Municipale – e da una lente di occhiali da vista, si è riusciti a rintracciare il nucleo familiare da cui è partito l’abbandono che si è subito prodigato a ripulire l’intera zona”.
Secondo la Polizia Municipale, ad abbandonare rifiuti sono, indifferentemente, giovani e meno giovani, donne e uomini. In un mese di “ricerche” sono stati ritrovati diversi quintali di immondizia e sono state ripulite dagli stessi “responsabili” dell’abbandono le strade periferiche della zona 167 e della zona del fiume Ofanto.
Insieme alla campagna di “ricerca tra i rifiuti” è stata avviata contemporaneamente una campagna di “informazione e prevenzione”. Infatti, due vigili urbani stanno distribuendo la “Guida sui rifiuti speciali delle attività produttive”, elaborata dal Servizio Ambiente del Comune di Canosa, a tutti gli operatori del settore artigiano (elettrauti, meccanici, gommisti, laboratori, etc) registrati in un data base elaborato dal Comando circa tre anni fa. In questo data base sono catalogate le attività presenti sul territorio soggette alla raccolta differenziata e rappresenta uno strumento utile per monitorare che le stesse siano munite di contratti con ditte specializzate per lo smaltimento dei rifiuti e che utilizzino il formulario previsto per legge. Inoltre, la Polizia Municipale sta invitando tutti gli operatori a dotarsi del registro di carico e scarico dei rifiuti sul quale deve essere annotato il quantitativo di rifiuti prodotti, la loro descrizione e caratterizzazione nonché le modalità di smaltimento. Un vigile urbano, inoltre, si occupa specificatamente e assiduamente del controllo dell’estrazione del percolato (liquidi che depositano i rifiuti, ndr) e delle acque meteoriche presso la discarica della ditta Cobema (sequestrata dalla Procura di Trani, ndr) in contrada Tufarelle di cui il Comando di Polizia Municipale è custode giudiziario. “È severamente vietato per le attività produttive – tuona Fedele Lovino, assessore alla Polizia Municipale - consegnare i propri rifiuti a ditte non autorizzate allo smaltimento perché spesso sono proprio queste aziende truffaldine che abbandonano indiscriminatamente, sui cigli delle strade periferiche, materiale plastico e carcasse che non sono riusciti a riciclare o a rivendere, come spesso accade invece con materiali in ferro e rame”.
“I problemi dello scarico improprio o abusivo dei rifiuti, nelle varie forme in cui si realizza, meritano un’attenzione particolare – sottolinea Francesco Patruno, assessore comunale all’Ambiente -. Tutte le attività imprenditoriali devono necessariamente rivolgersi ad aziende autorizzate alla raccolta di ogni diverso materiale di scarto, nel momento in cui devono liberarsi dei rifiuti delle proprie attività. Mentre i cittadini che devono disfarsi di vecchi mobili od elettrodomestici – tiene a ricordare l’assessore all’Ambiente - sono tenuti a contattare la ditta Ecolife al numero verde 800. 05 40 40, che si occuperà gratuitamente del giusto smaltimento dei rifiuti. L’impegno di tutti gli operatori delle attività produttive, commerciali, artigianali ed agricole,ma anche di tutti i cittadini di Canosa può concretamente contribuire a realizzare quel salto di qualità che possa consolidare le vocazioni culturali, turistiche e produttive su cui la nostra comunità deve puntare, favorendone le condizioni. Ognuno è chiamato a fare la propria parte affinché il volto della Città possa e debba continuare a migliorare”.
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