IL COMITATO ITALIANO PRO CANNE DELLA BATTAGLIA APRE IL PROPRIO SPORTELLO DI CONSULENZA PER GLI INTERESSATI.

Dopo l’appello lanciato per salvare gli ultimi muretti a secco nelle campagne di Tittadegna, in prossimità dell’ospedale civile Mons. Dimiccoli, messi in serio pericolo dai rapidi cambiamenti di paesaggio fra città e campagna nell’area circostante la nuova struttura sanitaria con l’apertura della viabilità di servizio, il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia è lieto di comunicare che la Regione Puglia ha pubblicato un apposito bando rivolto alla tutela del paesaggio rurale.
L’assessorato regionale alle politiche agricole ha infatti disposto alcune importanti provvidenza, che pubblichiamo qui di seguito grazie alla disponibilità in rete dell’Ufficio agricoltura del Comune di Barletta.
Il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia è ufficialmente a disposizione degli interessati per fornire ulteriore collaborazione e utili consulenze tecniche atte alla presentazione delle domande di aiuto come richiesto dalla Regione Puglia.
Infoline 0883 532180 oppure via e-mail all’indirizzo di posta elettronica comitatoprocanne@oggiweb.com.
Quali caratteristici elementi dell’agro di Barletta, i muretti a secco tipici dell’habitat campestre pugliese e non solo, hanno mantenuto inalterato nel tempo il loro rustico fascino e la loro originaria funzione di perimetrazione e di protezione - sui confini con la strada comunale Tittadegna-Perazzo-Canne - delle proprietà agricole (piccoli e medi poderi, aziende fondiarie a conduzione familiare con vigneti ed oliveti, talvolta con ruderi delle vecchie masserie tuttora visibili ma purtroppo ormai in rovina).
La risistemazione della strada comunale con asfalto e nuova segnaletica ha comportato da un verso il miglioramento della percorribilità con le corsie in direzione del piazzale di accesso all’ospedale, ma dall’altro ha determinato oggettivamente le condizioni per distruggere o almeno seriamente attentare all’esistenza di quei muretti, frutto nel tempo della nostra più antica cultura e sapienza contadina come i trulli, le torri coloniche, le case campestri sparse in queste contrade.
Altrove, nella nostra bella Puglia, abbiamo assistito al saccheggio delle masserie e degli olivi, con furti e devastazioni di entità pari soltanto al nostro grado di ignoranza o di colpevole distrazione verso il problema della salvaguardia. Un pezzo alla volta sono spariti artistici decori e arredi esterni d’epoca, le “chianche” dei basolati e dei pavimenti soltanto perché in evidente stato di abbandono e lontano dagli occhi di tutti in un assordante silenzio da parte delle autorità preposte.
Ma ora basta.Abbiamo fotografato questi ultimi muretti a secco, e le riprese sono disponibili sul sito internet del Comitato all’indirizzo www.comitatoprocanne.com per saperne di più in un’apposita galleria fotografica che resterà sempre aperta con la possibilità di un forum permanente nel quale raccogliere idee, denunzie ed altre indicazioni utili da parte di chi vorrà condividere quest’altra piccola battaglia di civiltà. Ma andarli a vedere di persona sarà molto meglio e molto più educativo per tutti, ne siamo certi! Aiutateci a non farli distruggere! Grazie…


Clicca qui per visionare il Bando della Regione Puglia sulla salvaguardai dei muretti a secco.