Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto
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16/02/2007. NOTIZIE DAL GOVERNO 13 febbraio 2007 .
PARTENARIATO PER LA SALUTE CON I PAESI DEL MEDITERRANEO E DEL MEDIO ORIENTE L'8 febbraio 2007 il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, ed il Ministro della Salute, Livia Turco, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni e con istituzioni scientifiche italiane, pubbliche e private, hanno aperto alla Farnesina il "Convegno nazionale sulla collaborazione medico-sanitaria con i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente". È stata presentata una "piattaforma italiana per il partenariato sulla salute nella regione del Mediterraneo allargato", che costituirà la base per una futura Conferenza Internazionale. Il Ministero della Salute ha messo a punto dettagliati dossier, utilissima mappa delle iniziative sin qui realizzate dall'Italia nell'area del Mediterraneo e del Medio Oriente. La conferenza rappresenta il punto di partenza per la costruzione di un "partenariato per la salute" tra l'Italia e i Paesi del Nord Africa e del Vicino e Medio Oriente, al fine di rafforzare e rendere sistematici i rapporti di collaborazione esistenti, entro un quadro regionale condiviso. L'azione italiana nel campo della salute si ispira agli impegni già adottati nell'ambito degli "Obiettivi del Millennio" delle Nazioni Unite, basati sull'assunto che l'allora Segretario Generale Kofi Annan ha così sintetizzato, con efficace brevità: "Non avremo sviluppo se non vi sarà sicurezza; non avremo sicurezza senza sviluppo; e non avremo nessuno dei due in assenza del rispetto dei diritti umani. A meno che queste tre cause avanzino congiuntamente, nessuna di esse avrà successo ".http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/partenariato_salute/index.html --===ooo0ooo===--MISURE PER PREVENIRE E REPRIMERE FENOMENI DI VIOLENZA NEGLI STADI Il Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, del Ministro dell'interno e del Ministro della giustizia, ha emanato, in data 8 febbraio 2007, il decreto legge recante "Misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche". Questi i punti essenziali: Le competizioni calcistiche saranno svolte «a porte chiuse», negli stadi in cui non siano stati ancora attuati gli interventi previsti dall'art. 1quater del decreto legge 24 febbraio 2003, n. 28, Potrà tuttavia essere consentito l'accesso agli abbonati, nel caso che l'impianto sportivo risulti almeno munito dei requisiti previsti nei commi 1, 2 e 4 dello stesso articolo 1 quater citato. Inoltre, con modifica al comma 1 dell'art. 6 bis della legge 13 dicembre 1989, n. 401, sarà punito con la reclusione da uno a quattro anni chiunque, nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, o in quelli interessati a sosta, transito, o trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime, o, comunque, nelle immediate vicinanze, lancia o utilizza razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti capaci di emettere fumo o gas visibile, ovvero bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinante, oggetti contundenti, o comunque atti ad offendere. Si considerano commessi nei luoghi suddetti i fatti ivi verificatisi nelle ventiquattro ore precedenti o successive allo svolgimento ella manifestazione sportiva - pena aumentata, quando il fatto determina mancato inizio, sospensione, interruzione o cancellazione della manifestazione sportiva. La pena è aumentata fino alla metà in caso di danno alle persone.http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/decreto_competizioni_calcistiche/index.html --===ooo0ooo===--ANAGRAFE CANINA NAZIONALE È stata presentata l'1 febbraio 2007, dal Sottosegretario alla Salute, G. P. Patta, presso l'Auditorium del Ministero della Salute, l'Anagrafe canina nazionale, che si propone di diventare un registro completo di tutti i cani identificati in Italia con microchip o tatuaggio. Grazie all'afflusso costante di tutti i dati provenienti dalle Regioni e dalle province autonome, sarà ora possibile rintracciare il luogo di registrazione di un cane smarrito e risalire al legittimo proprietario, rispettando la normativa vigente sulla privacy. L'iscrizione del cane all'Anagrafe canina nazionale è a cura della Regione, e non comporta per i proprietari alcun adempimento ulteriore. Pagine riguardanti tale iniziativa potranno essere consultate sul portale ministeriale www.ministerosalute.it . La consultazione on line della banca dati dell'anagrafe canina nazionale è assolutamente libera. Per conoscere l'anagrafe di provenienza di un cane smarrito si digitare il codice del microchip o quello del tatuaggio nel sistema di interrogazione della banca dati nazionale dell'Anagrafe canina, su www.ministerosalute.it e su quella regionale o locale. Il microchip (unico sistema identificativo nazionale a partire dal 1 gennaio 2005) non è altro che un piccolo dispositivo elettronico innocuo, iniettato sotto la cute del cane dietro l'orecchio sinistro con siringa sterile monouso: nel suo interno è contenuto un codice a 15 cifre, che identifica inequivocabilmente lo stesso cane e, di conseguenza, il suo padrone. La lettura del microchip (o del tatuaggio) può essere effettuata presso i servizi veterinari delle Asl, o presso gli ambulatori veterinari privati che siano muniti di apposito lettore. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/anagrafe_canina/index.html --===ooo0ooo===-- RATIFICA DELLA CONVENZIONE SULLA PROTEZIONE E PROMOZIONE DELLE DIVERSITÀ CULTURALI Con la ratifica del Parlamento del 31 gennaio 2007 l'Italia diventa membro della Convenzione UNESCO riguardante "la protezione e la promozione delle diversità delle culturali" (aperta alla firma il 20 ottobre 2005 a Parigi). Ha operato con successo per la ratifica il Ministero per i Beni e le attività culturali in collaborazione con il Ministero degli Affari esteri. I primi due articoli del disegno di legge recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione della Convenzione; l'articolo 3 quantifica gli oneri derivanti dall'applicazione della Convenzione, (valutati in 14.130 euro per il 2007, 7.870 euro per il 2008 e 14.130 euro annui a partire dal 2009). L'obiettivo primario della Convenzione è il rafforzamento dei vari anelli che formano la catena creativa culturale, vale a dire: la creazione stessa; la produzione; la distribuzione/diffusione; l'accesso e la fruizione dei beni culturali. Tra i principi-guida della Convenzione ricordiamo: il principio della salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali; il principio dell'apertura e bilanciamento, il quale assicura che le azioni intraprese da uno Stato per sostenere la diversità delle proprie espressioni culturali siano equilibrate da altre misure, atte ad accrescere l'apertura alle altre culture mondiali. Fra i diritti delle singole Parti ricordiamo: il diritto di creare opportunità per attività culturali nazionali; di consentire l'accesso ai mezzi di produzione culturale a industrie nazionali indipendenti e a iniziative del terzo settore; di incoraggiare lo sviluppo del libero scambio di idee fra organizzazioni no-profit, istituzioni pubbliche e private e altri operatori della cultura. Fra i doveri, invece, delle singole Parti: il dovere di promuovere la produzione culturale di individui e gruppi sociali, con riguardo alle particolari necessità delle donne, delle minoranze, degli indigeni; e quello di alimentare il pubblico interesse in merito all'importanza delle diversità culturali. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/convenzione_diversita_culturali/index.html --===ooo0ooo===-- DIRITTI E DOVERI DELLE PERSONE STABILMENTE CONVIVENTI (DICO) Il Consiglio dei Ministri dell'8 febbraio scorso ha approvato, su proposta del Ministro per i Diritti e Pari Opportunità e del Ministro delle Politiche della Famiglia, un disegno di legge in materia di "Diritti e doveri delle persone stabilmente Conviventi (DICO)" Scopo del provvedimento: tutelare i soggetti più deboli nella convivenza, superando disparità e disuguaglianza tra cittadini. Il disegno di legge chiarisce i diritti e i doveri delle persone, anche dello stesso sesso, che hanno dato vita a convivenze stabili, legate da vincoli affettivi, di solidarietà e reciproca assistenza. Le uniche limitazioni sono riferite all'esistenza di vincoli matrimoniali, di parentela (in linea retta), affinità, adozione e simili. Viene escluso che la legge si applichi a chi coabiti in forza di un rapporto di lavoro. I diritti riconosciuti e attribuiti dal disegno di legge, e i conseguenti doveri, discendono dalla situazione di convivenza, provata con certificazione anagrafica. I diritti immediatamente esercitabili sono:l'assistenza in caso di malattia o ricovero dell'altro convivente; la possibilità di prendere decisioni in materia di assistenza sanitaria o in caso di morte; la riduzione dell'imposizione fiscale in caso di successione testamentaria. I diritti legati ad una durata minima della convivenza, variamente determinata, sono: la possibilità di successione legittima; le agevolazioni in materia di lavoro; la possibilità di subentro nel contratto di locazione in caso di morte o di cessazione della convivenza. Nel rispetto dell'art. 29 della Costituzione e nella linea già tracciata dalla giurisprudenza costituzionale, il disegno di legge non prevede alcun nuovo istituto giuridico o strumento amministrativo che possa ledere i diritti della famiglia o prefigurare istituti paramatrimoniali. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/dico/index.html --===ooo0ooo===-- UE: LIBRO VERDE SULLA TUTELA DEL COMMERCIO ELETTRONICO La Commissione europea ha adottato l'8 febbraio scorso un "Libro verde sulla revisione dell'acquis relativo ai consumatori" con il quale intende dare avvio a un processo di revisione delle norme comunitarie in materia di protezione dei consumatori per adattarle alle nuove esigenze della realtà digitale. La Commissione si propone di accrescere la fiducia dei consumatori nel mercato unico europeo grazie a una normativa chiara e semplice che stabilisca i loro diritti, permettendo scelte sicure ed un'adeguata protezione in caso di difficoltà. Con lo sviluppo degli acquisti on line sono emerse nuove problematiche che non hanno avuto risposte adeguate, sicché i consumatori non sono tutelati nei loro diritti, mentre le imprese si trovano smarrite in un dedalo di complesse normative. Il Libro verde presenta alcune possibili linee d'intervento, tra cui: una definizione più precisa della nozione di consegna in relazione agli acquisti transfrontalieri; norme più chiare sulle modalità di restituzione dei prodotti; norme comuni per quanto riguarda il diritto di recesso e i costi di restituzione delle merci; una normativa comunitaria che disciplini la questione del cosiddetto "periodo di riflessione" entro il quale l'acquirente può tornare sulla sua decisione e restituire il bene acquistato. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/consumatori_ue/index.html