Dal 16 al 18 febbraio, il convegno del Centro studi storici, Fondazione, Cattedrale e Società Storia Patria: esperti a confronto su nuove scoperte e antiche testimonianze
Per la sesta volta il febbraio a Canosa vive le festività sabiniane e il convegno di studi sulla storia Canosa e del territorio limitrofo. «Una storia scandita da sezioni precise che si susseguono cronologicamente iniziando dall’archeologia classica, alto medioevale e medioevale testimoniate dalle risultanze delle campagne di scavo appena concluse» sottolinea la prof. Liana Bertoldi Lenoci, ideatrice e curatrice del convegno. Il via, venerdì 16, alle 9.30, all’Oasi Minerva, con la partecipazione e presidenza dell’arch. Ruggiero Martines, direttore generale per i Beni Archeologici in Puglia, relazioneranno il Prof. Giuliano Volpe e i suoi collaboratori, dott. R. Giuliani, dott. D. Leone, dott. A. De Stefano, che hanno scavato nell’area del Battistero di San Giovanni; il prof. C. Carletti, la prof.ssa D. Nuzzo, la prof.ssa P. De Santis per l’area di Santa Sofia e il Prof. P. Pensabene e il dott. A. D’Alessio per l’area di San Leucio. Gli scavi hanno offerto anche reperti scheletrici dei quali parlerà il Prof. S. Sublimi Saponetti e i suoi collaboratori, Prof. P. Emmanuel e Prof. V. Scattarella. All’area di Canne della Battaglia è dedicata la relazione della dott.ssa Marisa Corrente e del dott. Postrioti che parleranno della collina di San Mercurio. Sulla tomba n. 522 relazionerà la dott.ssa Michela Rizzi (Socia del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia). Anello di congiunzione tra il periodo classico e il periodo altomedioevale sabiniano le relazioni dott.ssa M. Corrente–dott. Sabbatini, che avvia il percorso medioevale nel quale si confrontano le immagini sabiniane studiate dalla prof.ssa M. Falla Castelfranchi, mentre quelle dell’area reatina saranno illustrate dalla prof.ssa I. Tozzi. Gli interventi del dott. F.P. Maulucci e del prof. Corsi ritornano a Canosa Città studiando rispettivamente graffiti e documenti medioevali. La letteratura marchigiana su Canosa e sull’affascinante Boemondo d’Altavilla sarà indagata dal dott. Barile. Sabato 17 febbraio il prof. Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei, presenterà il volume degli atti: «Canosa, Ricerche Storiche 2006», che raccoglie le relazioni del convegno dello scorso anno (Edizioni Pugliesi). La giornata sarà dedicata alle ricerche riguardanti l’età Moderna e l’importanza degli archivi per questo periodo. Il dott. G. De Benedetto, Sopraintendente ai Beni Archivistici per la Puglia, sottolineerà l’importanza fondamentale per la ricerca storica, della salvaguardia degli archivi senza i quali non si può scrivere la storia del passato. Proprio sulle carte d’archivio e sulle testimonianze che sono fornite e lette incrociate da conferenze diverse si costruisce la ricerca proposta da un folto gruppo di lavoro. Saranno proposti inventari d’archivi e documenti per studiare le confraternite laicali di Canosa e alcune loro peculiarità assistenziali emerse da studi recenti (prof.ssa L. Bertoldi, Don Mario Porro, dott.ssa S. Campanile, dott.ssa C. Luisi, dott. Vincenzo Petroni, dott. R. Como, dott.ssa M. Sinesi). Quelle attività assistenziali indispensabili nei periodi di calamità estrema, come durante le epidemie di peste sulle quali riferiranno il prof. Antonio Paradiso per gli anni 1656-57 e Pasquale Ieva per il triennio 1690-92-93. A quest’ultima peste dovette far fronte il Prevosto Francesco Paolo Nicolai (1689-1704) la cui figura di pastore è studiata dalla dott.ssa Angela Caruso. Il dott. Luigi Garribba, attraverso l’inventario delle cause civili (1627-1759) scandisce questo lungo periodo,
che abbraccia quelli focalizzati precedentemente, illuminandoli da un diverso punto di vista. L’ambiente ed il territorio con le sue caratteristiche, i suoi prodotti e le trasformazioni urbanistiche nell’ ‘800 emergono dalle relazioni di venerdì pomeriggio alle ore 16 con gli interventi del dott. Alfonso Germinario, dell’arch. Mauro Iacoviello, del prof. Sabino Zellino, del prof. E. Ritrovato e del dott. F. Specchio. Si occuperanno di tipi di uve, delle trasformazioni agrarie, delle grotte, delle reazioni contadine durante la crisi del 1887 e dell’esigenza di costruire, nella seconda metà dell’‘800, una sede civica degna della sua funzione e il nuovo cimitero. Domenica 18, dalle 9.30, le relazioni sono dedicate alla Canosa del ‘900 attraverso una indagine sulla realtà rurale del territorio dopo la grande crisi (prof. G. Poli); l’architettura della riforma (Arch. Matteo Ieva - Arch. Carmine Robbe); il luttuoso bombardamento di Canosa (a cura del giornalista della Gazzetta, Paolo Pinnelli), riletto come tragedia che invoca a gran voce l’impegno di tutti per la pace. Quella pace spirituale che, Mauro Carella o “Mauro da Canosa”, il maestro canosino che ha suggerito a pedagogisti del livello di Lombardo Radice, come gestire la didattica riformata nella scuola elementare, attraverso un gioioso rapporto d’amore con i piccoli da aiutare nel fare i primi passi sulla lunga strada della vita. Il suo inedito “Infanzia”, che sarà presentato dal prof. Nicola Lenoci già Soprintendente Scolastico per la Puglia e la Basilicata, è un lucido ed affettuoso spaccato di una Canosa scomparsa e rivissuta dall’autore, ormai anziano. Chiude il secolare percorso di ricerca sulla storia di Canosa una relazione degli architetti Giuseppe Matarrese e Loredana Lenoci che, illustrando il progetto di restauro di palazzo Minerva, futuro museo della Cattedrale, sintetizza la realtà architettonica museo con l’antico palazzo ottocentesco creando una simbiosi tra passato e presente. Al convegno mancherà l’apporto dell’insigne professor Raffaele Iorio, improvvisamente scomparso la scorsa notte. Il professor Iorio avrebbe dovuto parlare di Canne della Battaglia. Il sesto appuntamento si snoda secondo le scansioni temporali degli incontri degli scorsi anni per consentire una lettura sinottica per epoche della storia di Canosa che arricchendosi di anno in anno con materiale inedito di vario genere va completando un mosaico molto complesso, ma estremamente interessante. Gli enti promotori sono Centro Studi Storici e Socio-Religiosi in Puglia-Bari, Basilica Cattedrale di San Sabino, Fondazione Archeologica Canosina, Società di Storia Patria per la Puglia.
Fonte:
La Gazzetta del Nord Barese 14.02.2007 CANOSA - Le «Ricerche storiche» Un fiore all’occhiello della nostra cultura Oggi, domenica 18 febbraio, è l’ultimo dei tre è l’ultimo dei tre giorni di convegno di studi sulla storia di Canosa e del territorio limitrofo. Una storia scandita da sezioni precise che si susseguono cronologicamente, iniziando dall’archeologia classica, alto medioevale e medioevale, testimoniate dalle risultanze delle campagne di scavo appena concluse. L’incontro di studio “Canosa ricerche storiche 2007”, promosso dalla prof.ssa Liana Bertoldi Lenoci, da mons. Felice Bacco, da Sabino Silvestri, da Pasquale Ieva e patrocinato dall’amministrazione comunale, si sta svolgendo nella sala convegni “Oasi mons. Francesco Minerva”. Le relazioni di questa mattina sono dedicate alla Canosa del '900 attraverso una indagine sulla realtà rurale del territorio dopo la grande crisi (prof. G. Poli); l’architettura della riforma (arch. Matteo Ieva - arch. Carmine Robbe); il luttuoso bombardamento di Canosa (Paolo Pinnelli, giornalista della «Gazzetta»), riletto come tragedia che invoca a gran voce l’impegno di tutti per la pace. L’inedito “Infanzia” di Mauro Carella viene presentato dal prof. Nicola Lenoci, già Soprintendente scolastico per la Puglia e la Basilicata ( è un lucido ed affettuoso spaccato di una Canosa scomparsa e rivissuta dall’autore, ormai anziano, alla luce di ricordi che idealizzano persone e cose). Chiude il secolare percorso di ricerca sulla storia di Canosa una relazione degli architetti Giuseppe Matarrese - Loredana Lenoci che, illustrando il progetto di restauro di palazzo Minerva, futuro museo della Cattedrale, sintetizzano la realtà architettonica attuale del futuro museo con l’antico palazzo ottocentesco creando una simbiosi tra passato e presente per custodire le testimonianze
devozionali di Canosa in una ulteriore fusione che diventa senza tempo. Questo sesto appuntamento si è snodato secondo le scansioni temporali degli incontri degli scorsi anni, per consentire una lettura sinottica per epoche della storia di Canosa che, arricchendosi di anno in anno con materiale inedito di vario genere, va completando un mosaico molto complesso, ma estremamente interessante. “Canosa e la sua storia rappresentano - ha commentato il sindaco Francesco Ventola – lo scrigno alla cui scoperta in tantissimi si vanno affascinando, di quanti appartengono a questo territorio o contribuiscono significativamente alla sua valorizzazione”. “Riteniamo- ha evidenziato
la prof.ssa Bertoldi Lenoci, ideatrice del convegno - un fiore all’occhiello di questi sei
convegni, la possibilità offerta agli studiosi e al pubblico colto di aprire delle finestre anche sulle realtà sociali, religiose, politiche e di vita quotidiana dell’800 e del '900 appena concluso, che possiamo ancora considerare un ieri molto vicino. Abbiamo parlato dell’architettura dei borghi costruiti dalla riforma, delle cause di un fallimento facilmente intuibile, della presa di coscienza del bracciantato durante la grande crisi post-unitaria, dei lutti della seconda guerra mondiale e dei ricordi inediti d’infanzia del maestro Mauro Carella. Preferiamo convegni aperti, i cui atti possano essere letti sinotticamente”.
Antonio Bufano
Fonte:
La Gazzetta del Nord Barese 18.02.2007