Il ruolo della Chiesa al tempo d’oggi nella pubblicazione del giornalista Rai

"Fa bene al cuore e all’anima scorrere pagine come queste, per non lasciarsi travolgere dalla confusione e dal frastuono, e sostare in silenzio a pensare". Il cardinale Paul Poupard, presidente del pontificio Consiglio della Cultura e per il Dialogo Interreligioso, giudica così «Buoni Propositi. I cattolici nella società post moderna», l’ultimo libro di Francesco Giorgino, conduttore e caporedattore del Tg1 e docente presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma. Il testo, vera e propria testimonianza e convinzione di un cattolico sui temi di maggiore attualità, è stato presentato ad Andria, presso la Sala Dante, alla presenza dell’autore e del vescovo della diocesi di Andria monsignor Raffaele Calabro, del sindaco Vincenzo Zaccaro, dell’assessore alla Cultura Paolo Farina e la giornalista Nunzia Saccotelli nella veste di moderatrice.

«Buoni propositi nasce dall’esperienza di dialogare con i cattolici che vivono nel torpore - sottolinea Francesco Giorgino - per contrastare il relativismo etico e culturale del nostro tempo evitando che il cattolicesimo indietreggi di fronte alle sfide della post modernità diventando una controcultura. Vanno difesi con forza valori come il diritto alla vita (dal concepimento fino alla naturale conclusione), la famiglia nel suo modello classico, la pace, il dialogo interreligioso e interculturale». Sulla necessità di scuotere il mondo cattolico si associa il vescovo di Andria, monsignor Raffaele Calabro il quale giudica il testo «un ottimo vademecum per i cattolici, che devono riscoprire i loro valori e difenderli. Riscoprire il senso della famiglia, come agenzia che ha delle fortissime ricadute nella società, sui giovani e sulla loro crescita. Questa la speranza che dobbiamo dare alle generazioni future.

Con questo suo libro Francesco Giorgino ci rappresenta tutti ». Dal dialogo interreligioso al multiculturalismo, dalla famiglia ai giovani, Giorgino analizza il ruolo della Chiesa nella post modernità. E’ un invito ai cattolici a partire dai buoni propositi che, conclude il giornalista Rai «sono già una significativa manifestazione programmatica».