La città da qualche tempo viene scelta sempre più spesso da importanti sodalizi per i loro incontri: più di 150 studiosi in città per partecipare al convegno sui mosaici, che sicuramente pubblicizzeranno bellezza e ospitalità della zona
Canosa punta decisamente sul turismo dei convegni. O meglio, sul turismo culturale. Al quale, come spesso accade, può far seguito il «turismo della gente comune». Ma andiamo con ordine. Nei giorni scorsi a Canosa si è svolto un importante convegno di studio e di ricerche storiche sulla città. Adesso fa seguito, a distanza di qualche giorno, un importante appuntamento culturale, ancora in fase di svolgimento, sul mosaico antico. Sono appuntamenti che hanno portato in città decine e decine di studiosi ai quali è stata data l’opportunità, se non conoscevano Canosa, di gustarne le bellezze storico-artistiche e, successivamente, di farsi portavoce di quanto visto, per pubblicizzarlo «negli ambienti che contano». Insomma, chi viene adesso a Canosa, perché «trascinato » in città da un evento importante come un convegno, un domani potrà tornare con la famiglia, con gli amici. E soprattutto, potrà descrivere Canosa a parenti, amici e conoscenti. Tutti possibili visitatori della città. E' il turismo congressuale che, in questi giorni, la fa da padrone ed attira su Canosa e la sua storia l’attenzione di tantissimi ospiti e studiosi italiani e stranieri. E', quella che la città sta vivendo, la dimostrazione che la vocazione culturale, basata sull'immenso patrimonio archeologico, da sola non basta per essere motore di sviluppo dell’intera comunità e per trainare l’economia locale. Occorrono idee progettuali ed iniziative valide e concrete. In città, in questi giorni, c'è un movimento di visitatori ed esperti italiani e stranieri talmente vasto da creare, persino, problemi di ricettività alberghiera. Gli alberghi registrano, infatti, il tutto esaurito. Si sta svolgendo e proseguirà fino a sabato 24 il “XIII Colloquio dell’Associazione italiana per lo studio e la conservazione del mosaico (Aiscom)”. Si tratta di un importante appuntamento annuale, che per la prima volta si svolge nella Daunia, al quale stanno prendendo parte i principali esperti italiani e stranieri del mosaico antico. Con la partecipazione di oltre 150 studiosi, il convegno prevede oltre 60 relazioni, riservate in particolare, alle nuove scoperte di mosaici, effettuate in Italia meridionale. Sono anche previste sessioni dedicate alle regioni centro settentrionali, all’iconografia, alle analisi archeometriche e alle nuove applicazioni tecnologiche, al restauro. Tra le varie novità, saranno presentati i mosaici della cattedrale paleocristiana di Santa Maria, scoperta nell’autunno dello scorso anno. Il convegno è stato organizzato dal Cnr di Roma (Istituto per la conservazione e la valorizzazione dei Beni culturali), dalla Regione Puglia (Assessorato al Mediterraneo e Assessorato al diritto allo studio), dall'Università degli Studi di Foggia (Dipartimento di Scienze umane), dal Comune di Canosa, dalla Cattedrale di San Sabino, dalla delegazione del Fondo per l’ambiente italiano di Andria-Trani-Canosa, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Antonio Bufano
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 22.02.2007