Era stata prorogata di oltre un mese per corrispondere alle numerose richieste, e si é conclusa la scorsa settimana a Trieste con un grande successo di visitatori (pubblico di curiosi ed appassionati, ma soprattutto studenti e scolaresche) la mostra su Annibale e la Battaglia di Canne del 216 avanti Cristo, protagonista assoluta di una serie di attività didattiche promosse dalla locale Università degli Studi (Dipartimento di Scienze dell'Antichità L. Ferrero) col Patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune Sistema Bibliotecario Urbano ed il sostegno di sponsor.
In particolare, presso la sala esposizioni della Biblioteca Civica di Trieste, una interessante mostra tematica ad essa interamente dedicata dal titolo "Canne attraverso gli antichi libri e la ricostruzione modellistica", che si é avvalsa della collaborazione di Alessandro De Antoni impegnato come curatore scientifico per la parte ricostruttiva e modellistica, è stata realizzata a cura del Dipartimento di Storia Antica dell’Università di Trieste e dalle Civiche Biblioteche del Comune di Trieste con la collaborazione del Centro Studi di Storia Militare Antica e Moderna di Trieste. Da diversi anni, il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ha interagito a livello scientifico, contribuendo alla fase finale di allestimento dell'esposizione ricostruttiva fornendo ai curatori proprio inedito materiale storiografico, planimetrico e documentario per una migliore aderenza del plastico presentato come "prodotto didattico" alla realtà dei luoghi citati da Polibio e Tito Livio.
La mostra, che ha avuto come argomento la famosa battaglia combattuta tra cartaginesi e romani durante la II guerra punica, ha esposto preziose edizioni provenienti dal fondo antico delle raccolte della Biblioteca Civica Attilio Hortis: manoscritti, incunaboli e cinquecentine particolarmente significativi. Inoltre un diorama della battaglia di 2 m. x 2 m. con rappresentazione tattica delle unità con miniature in scala, modellini delle macchine da guerra usate dai due schieramenti, panoplie e manichini con l’armatura da legionario romano del periodo repubblicano e imperiale hanno aiutato, soprattutto i più giovani, al passaggio dallo studio mnemonico e astratto della storia alla possibilità di visualizzare gli strumenti bellici d’uso comune e di essere introdotti alla definizione di tattiche e strategie. Le classi che hanno già visitato l’esposizione, accompagnate da un volontario dell’associazione Cittaviva o del Centro Regionale Studi di Storia Militare Antica e Moderna di Trieste, hanno sperimentato un momento importante di didattica attiva
Ospite d'onore é stato il prof. Giovanni Brizzi, dell'Università di Bologna, noto esperto annibalico di fama mondiale ed autore di varie pubblicazioni, già ospite a Barletta dieci anni fa nel giugno 1997 per il Progetto Annibale collegato ai Giochi del Mediterraneo di Bari, che ha trattato in un'affollata conferenza il tema "Annibale tattico. La riforma militare punica in Occidente", visitando l'esposizione e complimentandosi con gli organizzatori.
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