Barletta, giovedì 17 marzo 2005 - Tra le iniziative varate dalla locale
Amministrazione per il
“Mese del libro” merita evidenza la
mostra foto–documentaria e libraria a cura della
Biblioteca comunale “Sabino Loffredo”. Allestita nelle sale nord del
Castello di Barletta, l’esposizione guida il visitatore in un affascinante viaggio spazio-temporale, grazie al quale può ammirare l’elaborata maestosità di circa un centinaio tra documenti, manoscritti storici e libri di assoluto pregio, ma anche conoscere (e riconoscere) attraverso fotografie e ritratti, personaggi e luoghi che hanno caratterizzato indelebilmente la cultura a Barletta. Rappresentata mirabilmente anche la produzione libraria più recente (compresa la collana “Ricerche della biblioteca”, che approfondisce con minuzia storia e tradizioni cittadine), non senza dati e notizie riguardanti la stessa biblioteca.
La
prima sala, denominata “Dei Monasteri”, è dedicata agli esemplari librari appartenuti ai tre conventi di Barletta (dei Gesuiti, Domenicani e Cappuccini), anticamente sedi di scuole e biblioteche. Questi ordini religiosi, determinanti nella diffusione della cultura, dopo la loro soppressione hanno lasciato il patrimonio librario al Comune. Meritevole di citazione un incunabolo datato 1497 dell’oratore
Frà Gabriele da Barletta. L’ingente patrimonio derivato dalle biblioteche dei monasteri e confluito nel Fondo Libri Antichi della Biblioteca Loffredo, sarà a breve catalogato e messo in rete grazie ad un progetto promosso dal Ministero per i Beni Culturali.
Il percorso prosegue nella sala dedicata a Sabino Loffredo, alla memoria del quale (in occasione del centenario della scomparsa), è dedicato “Il Mese del Libro” promosso dal Comune di Barletta. In mostra ci sono documenti donati dallo stesso Loffredo, tra cui il manoscritto della storia della città da lui scritta. Tra i personaggi protagonisti della crescita culturale cittadina (
Benedetto Paolillo, Francesco Saverio Vista, Salvatore Santeramo, Giovanni Italo Cassandro) anche
Francesco de Leon, intellettuale che contribuì a diffondere le idee del settecento riformatore, primo storico e autore dell’Istoria di Barletta, il cui manoscritto è conservato in copia autografa del Loffredo.
Nell’ultima sala, degno risalto ai Fondi Musicali pervenuti alla biblioteca: quello di
Giuseppe Curci, comprendente quasi tutta la sua produzione artistica, quello dei Maestri
Vincenzo ed
Antonio Gallo (con spartiti musicali e rare pubblicazioni), e del collezionista
Ferdinando Cafiero. Infine, ma non ultimi, alcuni libri della biblioteca di casa
De Nittis, donata con testamento dalla moglie dell’artista,
Léontine. La visita si conclude con un volo radente sulle immagini della biblioteca Loffredo a cavallo tra gli anni ’50 e ’70, e la possibilità di ammirare alcuni giornali locali antichi, libri per ragazzi degli anni cinquanta.
Per informazioni: Biblioteca comunale “Sabino Loffredo” (presso Castello), telefono
0883 578607. E-mail
biblioteca@comune.barletta.ba.it . Sul web:
www.comune.barletta.ba.it . La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni fino al prossimo 7 aprile, esclusi i lunedì; gli orari:
9.30 – 13.30 / 16.00 – 19.00. L’addetto stampa
Paolo Tolve