L'incontro si terrà a Bari tra le regioni che hanno sottoscritto il marchio "South Italy"

Gli assessori al Turismo delle Regioni meridionali che hanno sottoscritto il Programma operativo di sviluppo turistico, dando vita al nuovo marchio “South Italy” per la promozione integrata del Sud sui mercati italiani ed esteri, saranno giovedì 19 aprile a Bari per illustrare alla stampa le finalità dell'alleanza e le strategie da avviare per il rilancio del comparto, ritenuto strategico per l'economia dell'intero Mezzogiorno.
Promosso e organizzato dall'assessore al Turismo della Puglia, Massimo Ostillio, nell'ambito di Expoturismo 2007, l'incontro si terrà alle ore 11.15 alla Fiera del Levante (padiglione 152, sala conferenze Sprint Puglia). “Il Meridione d'Italia non è un luogo turistico, ma una grande varietà di destinazioni per viaggi e vacanze”, spiega l'assessore Ostillio. “Proporsi sul mercato con un brand condiviso e con un'offerta turistica integrata è fondamentale per aggredire nuovi mercati, in Italia e all'estero. Da soli rischiavamo di rimanere stritolati dagli inesorabili meccanismi della concorrenza”.
Aperta ai media locali ed interregionali, nonché agli operatori ed alla stampa di settore, la conferenza focalizzerà in particolare l'attenzione sui progetti condivisi dal programma South Italy in tema di attrattività, infrastrutture e brand per lo sviluppo sostenibile del comparto. Saranno presenti, oltre agli assessori al Turismo delle regioni meridionali, i rappresentanti dell'ENIT (Agenzia nazionale del Turismo). Coordinerà i lavori Emilio Becheri, docente universitario e noto esperto del settore a livello europeo.
Ma il contributo che l'assessorato al Turismo della Regione Puglia ha inteso offrire per il recupero della competitività dei territori a vantaggio del settore, raggiungerà l'apice nel pomeriggio dello stesso 19 aprile, con un convegno mirato (inizio ore 14.30) sul ruolo chiave rappresentato dagli attrattori turistici per uno sviluppo sostenibile del territorio.
A Bari arriveranno esperti di urbanistica del calibro di Ignacio Intxausti, l'architetto spagnolo che, dopo il boom turistico determinato dall'apertura del Museo Guggenheim, ha curato per l'amministrazione comunale di Bilbao il progetto di recupero dell'area fluviale, grazie al quale la capitale basca da area fortemente depressa è diventata meta ambitissima del turismo internazionale. E personalità di prestigio, come Klas Helmerson, direttore del “Vasa Museum” di Stoccolma (il museo navale più visitato della Scandinavia); come Klaus Kunzmann (direttore dell'Istituto di Pianificazione Europea dell'Università di Dortmund); o Marta Moretti (vice direttore Centro città d'Acqua) la quale attraverso i casi di Lisbona e Venezia spiegherà l'importanza che rivestono i waterfront nelle strategie di sviluppo delle città d'acqua.
Il convegno, che sarà introdotto dall'assessore Ostillio, si avvarrà, inoltre, dei contributi dell'architetto Claudio Cipollini - direttore generale di Retecamere (Unioncamere) –, che focalizzerà l'attenzione sulla “rete tra Pubblica amministrazione e imprese per lo sviluppo del territorio; e, ancora, dell'Ing. Domenico Ricciardi (coordinatore Ordini e Collegi professionali del Lazio) che, nel soffermarsi sul caso Taranto, analizzerà il tema del “recupero di aree militari come fattore di sviluppo”; infine, Fabiola Sfodera (Università La Sapienza di Roma), delineerà la strategia regionale per una rete di attrattori turistici in Puglia.
Concluderà i lavori, Angela Barbanente Assessore regionale all'Assetto del Territorio, così dimostrando, ancora una volta, il lavoro di squadra messo in campo dal Governo Vendola, con l'integrazione tra più settori e competenze.
“E la prima volta – commenta l'assessore regionale Massimo Ostillio - che in Puglia si affronta in maniera seria il problema degli attrattori turistici, considerandoli fondamentali sia per sostenere le politiche di settore ma, soprattutto, come Bilbao ha dimostrato, per migliorare la qualità del tessuto urbano e la vita dei residenti, favorendo l'appeal complessivo del territorio”. Non solo: “Questa iniziativa – continua l'assessore regionale pugliese - vuole essere anche un tentativo per riscattare la Puglia, recentemente definita 'regione dei veleni' a causa dell'industria pesante che insiste nelle aree di Brindisi e Taranto. Rimediare agli errori del passato non sarà facile – conclude Ostillio -, ma convogliare le forze a favore di uno sviluppo pulito si può, a condizione che anche chi opera in campo turistico abbia la lungimiranza di scommettere e di rischiare contribuendo in maniera sistemica alla riqualificazione e alla sostenibilità del territorio”.



Fonte: www.regionepuglia.it