Comune di Canosa di Puglia
Ufficio Stampa
Comunicato Stampa
5 maggio 2005Il primo centro ricerche di studi archeologici di tutto il Meridione è stato inaugurato ieri pomeriggio, presso la scuola media statale “Ugo Foscolo” di Canosa di Puglia. Il Centro di studi storico archeologico “Aufidus”, gestito dall’Università di Foggia, è stato approvato dal Consiglio comunale di Canosa nel lontano settembre del 2003. Una iniziativa atta a valorizzare la vocazione storica e archeologica della città, grazie al coofinanziato dal Comune di Canosa e dall'Università di Foggia, con il patrocinio della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e della Fondazione Archeologica Canosina. Per l’occasione si è svolto il seminario scientifico dal titolo “Scienze applicate all’archeologia, Canosa e la valle dell’Ofanto”. Sono intervenuti, tra gli altri, il primo cittadino Francesco Ventola, l’assessore alla cultura, Nicola Casamassima, il presidente del corso di laurea in Beni Culturali dell’Università di Foggia e direttore degli scavi di San Pietro, Giuliano Volpe, il direttore archeologo della soprintendenza Marisa Corrente, il direttore Dipartimento di Scienze Umane dell’università foggiana, Isabella Loiodice e il presiedente della Fondazione Archeologica, Sabino Silvestri.
All'interno del centro studi, prenderà vita un laboratorio di archeologia dell'architettura, diretto da Roberta Giuliani, che riguarderà lo studio delle murature dell’intera Daunia, poi catalogate in un atlante elettronico.
Mentre presso l’Università di Foggia, si svolgerà, a partire dal prossimo anno accademico, un Master di Archeologia su Canosa e sulla Daunia.
Dopo il taglio del nastro del sindaco, e la benedizione dei locali da parte del parroco della chiesa di Santa Teresa, don Vito Zifolino, si è svolta la presentazione del centro e di tutte le iniziative ad esso connesso.
L'intento dell'Amministrazione così come quello dell'Università di Foggia è quello di collaborare, attraverso la creazione del centro "Aufidus", ad attività di ricerca e di didattica del territorio locale. Tale collaborazione ha il fine di determinare una ulteriore crescita degli studi sulla storia e i monumenti di Canosa, contribuendo alla conoscenza, valorizzazione e fruizione del ricco patrimonio archeologico e storico culturale, conservato nella città e nel territorio. La struttura è ubicata presso la scuola media "Foscolo": sono tre le aule messe a disposizione dal Comune, una che fungerà come ufficio di segreteria, l'altra per riunioni e conferenze, e l'ultima come laboratorio per la pulitura, studio e restauro dei reperti emersi nello scavi dell'area di san Pietro.
Per l’occasione si è svolto il seminario dal titolo “Scienze applicate all’archeologia, Canosa e la valle dell’Ofanto”.
Hanno discusso di “Estrazione del Dna e dati antropologici preliminari su resti ossei del cimitero di San Pietro a Canosa” i relatori, tra docenti e giovani ricercatori dell'Università di Bari, Nunzio Di Nunno, Patrizia Emmanuel e Sandro Sublimi Saponetti, mentre hanno illustrato i primi risultati sulle “indagini archeozoologiche a Canosa e nella valle dell’Ofanto” dai ricercatori dell'Università di Foggia, Antonietta Buglione e Giovanni De Venuto.
Per poter valorizzare al meglio le tante arre archeologiche della città è necessario che queste, alcune ancora di proprietà di privati, possano essere gestite dall’Amministrazione comunale. «Il Comune sta provvedendo all’acquisizione di alcune aree archeologiche, oggi di proprietà privata, quali di San Pietro, Giove Toro, Ipogei Lagrasta e Lomuscio, San Leucio» ha spiegato Francesco Ventola, sindaco di Canosa. <
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