Savino Montaruli, presidente provinciale di Unimpresa, chiede che venga indetta una conferenza di servizi con tutti gli assessori competenti del Comune di Andria per iniziative concertate

"Come ogni anno, allorquando si avvicina la stagione turistica, si torna a parlare dei “motivi” di attrazione del nostro territorio e, naturalmente, si torna a parlare del maniero federiciano “Castel Del Monte” e di come cogliere l'opportunità di avvicinare al territorio gli oltre trecentomila visitatori l'anno che “visitano” tale luogo.

Al di la di qualche sporadica e molto spesso “volontaristica” iniziativa, che non riesce ad attrarre più di tanto l'attenzione, il problema vero è che i benefici della capacità “attrattiva” del luogo è, ancora oggi, ad esclusivo appannaggio dei Tour Operators, i quali inseriscono nei loro pacchetti turistici anche escursioni culturali a Castel del Monte. Infatti sono numerosi i complessi turistici ed alcune strutture alberghiere ben organizzate, le quali propongono da tempo e con successo, ai loro clienti, rigorosamente a pagamento, anche questo servizio, con pranzo “a sacco” al seguito.

Il problema, quindi, è quello di avvicinare i turisti, specie se stranieri, alle nostre città.
Questo, statisticamente, non avviene ancora e qualcuno dovrebbe cominciare a pensare seriamente ad attivare opportune strategie di marketing territoriale, attivando una rete di accordi con i Tour Operators e le strutture private medesime.
Da parte nostra, anche in qualità di componenti il consiglio direttivo del “C.P.S. – Comitato per la Promozione Sagre”, abbiamo formulato una espressa richiesta all'Assessore al Turismo di Andria, Cav. Leonardo Lonigro, affinché si attivi immediatamente una conferenza di servizi che veda interessati tutti gli assessori competenti.
La richiesta si inserisce in una nostra precisa volontà di concertare iniziative, anche a medio termine, per comprendere i disagi che eventualmente ostacolino questo sviluppo e per comprendere, perché di questo ancora, purtroppo, si tratta, quali sono i punti “deboli” che vanno rimossi e trasformati in energie positive collegiali.

Auspichiamo che venga compreso lo spirito con il quale abbiamo (ri)proposto la questione e che la circostanza sia opportuna per approfondire anche una serie di tematiche legate allo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra città, non disgiunto da quello delle città vicine che comunque abbiamo chiesto vengano coinvolte in un percorso comune che miri ad evitare competizioni inutili e dannose, guardando ad un'organizzazione congiunta di eventi tematici che portino i turisti e gli stessi cittadini residenti non più a fare “tappe” isolate per singoli eventi ma veri e propri percorsi turistici – enogastronomici - spettacolari e culturali perché è questo ciò che abbiamo e questa deve essere la nostra ricchezza.
Se cominciamo a comprendere questi meccanismi, allora il business lo farà, con gli altri, anche il nostro territorio".

Fonte: Ufficio Stampa Unimpresa