13/07/2007. Bari - Nuova sede per l'Archivio di Stato .
Dopo 172 anni, il secondo Archivio per importanza al Sud dopo quello di Napoli, apre i battenti in una struttura tutta sua, nella cittadella della cultura ex macello comunale “Dopo 172 anni l'archivio di Stato di Bari, il secondo per importanza al Sud dopo quello di Napoli, apre i battenti in una struttura tutta sua, nella cittadella della cultura ex macello comunale”.
E’ con orgoglio che il direttore dell’archivio di Stato di Bari, dott. Giuseppe Dibenedetto (nativo di Barletta), ha guidato stamane uina visita alla nuova struttura, insieme con il direttore generale per gli Archivi, Maurizio Fallace, prima dell’inaugurazione ufficiale che si svolgerà stasera, alle ore 19, con la 'lectio magistralis' dell’accademico dei Lincei prof. Cosimo Damiano Fonseca.
“E' una occasione importante – ha sottolineato Dibenedetto- non solo per la città di Bari ma per il Sud e per tutta la cultura occidentale. La struttura dell’ex macello comunale, testimonianza delle trasformazioni avvenute all’inizio del XX secolo, ora adibito ad archivio di Stato”, conserva un enorme patrimonio culturale costituito da documenti cartacei, microfilmati e non”.
“E' il segno – ha considerato – di uno sviluppo all’insegna delle tecnologie per la storia della documentazione”. “Siamo fieri – ha proseguito Dibenedetto – dell’opera svolta da maestranze pugliesi, compresa la ditta di Putignano (Bari) che ha realizzato gli scaffali ultramoderni vincendo l’appalto in una gara a livello europeo”. La struttura ospiterà anche la scuola di archivistica paleografica e diplomatica, una sala convegni con 400 posti a sedere, un’aula per videoconferenze, un laboratorio di restauro di testi cartacei e pergamenacei ed un laboratorio per la fotoriproduzione.
In occasione dell’inaugurazione sono state allestite mostre fotografiche sul tema dell’acqua, tra cui 'l'acqua invase Barì con foto dell’inizio del secolo dello storico fotografo barese Michele Ficarelli, donato all’Archivio di Stato.
Durante la visita il direttore generale degli Archivi Maurizio Fallace ha incontrato alcuni lavoratori precari dell’Archivio, da 17 anni con contratto a termine e Cococo, e li ha rassicurati sulla stabilizzazione del loro rapporto di lavoro, così come accadrà per i circa 90 dipendenti in tutta Italia del ministero dei Beni culturali.
Fonte: Gazzetta on the web 12/7/2007
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