Giovedì 27 settembre 2007 - Successo di pubblico a Barletta per il lancio del progetto: “Adotta il Trabucco, salva la tradizione”. L’iniziativa, patrocinata dalla locale Amministrazione (Assessorato alle Politiche di Sviluppo Economico) è proposta dall’Associazione “Amici del Trabucco di Barletta” in collaborazione con l’Associazione “Trabucchi del Gargano” di Vieste, non senza la sinergia di alcuni privati.
Nei giorni scorsi, infatti, ha ottenuto consensi il variegato programma di eventi svoltisi nella zona adiacente al molo di Levante, sul quale è situato ciò che resta dell’unico trabucco barlettano (anche illuminato artisticamente per la circostanza): stand per la distribuzione di cartoline ricordo, performance artistiche della pittrice Limette S. Gary (Baye), mostra fotografica, spettacoli musicali. Obiettivo della campagna di sensibilizzazione è il recupero del trabucco da destinare, possibilmente, ad attività socio-culturali.
Il trabucco, come noto, costituisce una delle icone cittadine: struttura in legno originariamente utilizzata per la pesca, ha consentito per tantissimi anni di attuare un’attività economico-produttiva che ha sostentato moltissime famiglie di pescatori, nel pieno rispetto della natura e in un rapporto di grande armonia con il mare.
“Il tempo trascorre cambiando spesso e radicalmente i connotati delle attività occupazionali” – dichiara Franco Caputo, assessore comunale alle Politiche di Sviluppo Economico. “Anche la pesca ha conosciuto mutamenti che hanno notevolmente ridotto, se non interamente annullato, l’utilità pratica dei trabucchi. Di fatto, però, essi rappresentano un segno tangibile di un passato che appartiene alle nostre tradizioni marinare, ai nostri ricordi. Ecco perché, come Amministrazione comunale, non siamo restati indifferenti dinanzi all’avanzare, inesorabile, della decadenza del trabucco cittadino, condividendo gli obiettivi e contribuendo all’attuazione del progetto in argomento che, oltre a tutelare storia, architettura e cultura locale, promette nuovi orizzonti alla fruibilità di questa struttura.”