01/10/2007. INIZIATI LAVORI DI RECUPERO STATICO DELL’ALA NORD DELL’EX CONVENTO DI S. MARIA DELLA VITTORIA.
Venerdì 28 settembre 2007 – L’Assessore comunale ai Lavori Pubblici, Antonio Gorgoglione, rende noto l’avvenuto inizio dei lavori di recupero statico dell’ala nord dell’ex Convento di S. Maria della Vittoria. Gli interventi sono indirizzati essenzialmente a recuperare la staticità della sola ala poc’anzi menzionata, benché obiettivo finale della locale Amministrazione è il recupero complessivo dell’intero immobile. I lavori sono stati appaltati all’impresa Dicorato Giuseppe di Barletta per un importo contrattuale di circa €.500.000,00; la durata dei lavori sarà di nove mesi, gli stessi saranno seguiti in stretta collaborazione con la Soprintendenza. L’immobile è sito nel centro storico di Barletta, con il fronte principale su via Cialdini e il retro sulle Mura del Carmine, verso il mare in direzione nord. L’ala nord, oggetto dell'intervento, si sviluppa su due piani. L'epoca di costruzione del nucleo originario dell'edificio, adibito a monastero, risale alla seconda metà del XVI secolo. Successivamente, nel XVIII secolo fu costruito un significativo ampliamento, comprendente il chiostro e molte delle strutture esistenti ancora oggi, eccezion fatta per un tratto sull’attuale via dell’asilo infantile. Dai primi anni del XIX secolo il convento fu rilevato dal Comune di Barletta per adibirlo a Caserma e Padiglione d’Ufficiali, ma successivamente, verso la prima metà dell'800, tornò ad essere un monastero. In tale periodo il chiostro fu trasformato così com'è ora. Dopo l’Unità d'Italia, nel 1865, l'edificio ritornò al Comune. In un primo tempo vi si stabilì la Guardia Nazionale, poi fu destinato in parte ad asilo infantile e in parte a Pretura. Nel 1888 fu realizzata una soprelevazione della parte a sud, da adibire ad abitazione del pretore. Negli anni Sessanta il monastero fu sede del distretto militare. Ultimamente la parte a sud attorno al chiostro era adibita ad Uffici Comunali Anagrafici. Da qualche anno l’immobile era stato abbandonato proprio a causa della necessità di lavori di recupero.
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