09/10/2007. Volontariato: il Mezzogiorno locomotiva d'Italia .
Il Sud si conferma area trainante per il servizio civile, con il 55,72% delle presenze e con percentuali in crescita per numero di volontari, come in Campania ROMA - Il Mezzogiorno si conferma area trainante per il servizio civile, con il 55,72% delle presenze e con percentuali in crescita per numero di volontari, come in Campania. Lo scorso anno sono stati avviati al servizio 45mila 890 giovani. In tutto, dal 2001, anno di entrata in vigore della legge che regola il settore, i volontari avviati al servizio civile sono stati 154mila. I dati, raccolti dall’Ufficio nazionale per il servizio civile, sono contenuti nella relazione presentata al Parlamento dal ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero.
Dei 45mila 451 volontari avviati al servizio in Italia (la restante quota è stata destinata all’estero) nel 2006 il 55,72% ha trovato collocazione nelle regioni del Mezzogiorno. In quest’area geografica la prima regione è la Sicilia con il 20,40%, anche se con un significativo decremento percentuale (il più alto tra tutte le regioni) del 2,58% rispetto al 2005. A breve distanza segue la Campania con il 18,12%, dove, al contrario, è stato registrato un incremento del 2,36% rispetto all’anno precedente, superiore ad ogni altra regione. Più indietro la Calabria (8,49%) e la Puglia (6,41%). Fanalino di coda è, anche nel 2006, la Basilicata, con l’1,10%. Il Centro, con il 21,98% (-0,51% rispetto al 2005), si colloca al secondo posto, se pure con solo lo 0,64% di differenza rispetto al Nord. Il Lazio (8,88%), anche se con una piccola diminuzione rispetto al 2005, e la Toscana (6,14%) sono le regioni trainanti.
Le restanti, a parte le Marche (3,19%), non superano il 2%. Il Molise, nonostante un aumento delle domande, continua ad attestarsi in ultima posizione. Nelle regioni del Nord hanno trovato collocazione il 21,34% dei volontari avviati nel 2006, con un balzo in avanti dell’1,61% rispetto al 2005. Il Nord, tra le tre macro-aree, è anche l’unica che ha avuto una differenza percentuale rispetto al 2005 di segno positivo, con la Lombardia che torna in testa (5,76%) sul Piemonte (5,67%), l’Emilia Romagna (4,47%) e il Veneto (2,53%).
Fonte: ANSA
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