15/10/2007. Canosa - Sito archeologico, sigilli ad una discarica abusiva di 10mila mq.
La guardia di finanza sequestra anche quattro tonnellate di rifiuti speciali in zona Costantinopoli Militari della Compagnia Guardia di Finanza di Barletta, dopo alcuni "monitoraggi", sopralluoghi e appostamenti, anche notturni, hanno individuato una discarica abusiva nel Comune di Canosa di Puglia (Ba) - Zona "Le Murgette" ricavata in una vecchia cava di tufo dismessa ai piedi del sito storico-archeologico di Costantinopoli, sottoponendo a sequestro l'intera area di circa 10.000 Mq di proprietà di due imprenditori locali e circa 4 tonnellate di rifiuti speciali consistenti anche in rottami ferrosi e copioso materiale di risulta. L'intervento delle Fiamme Gialle, quotidianamente impegnati nel controllo economico del territorio, ha permesso anche di accertare che all'interno del sito, conseguentemente alla pregressa attività di estrazione del tufo, si erano creati tunnel e cunicoli (di alcune centinaia di metri), scavati nella roccia ai piedi della collina, dove erano state ricavate 2 autorimesse abusive aperte al pubblico che consentivano il ricovero, a pagamento, di automezzi pesanti e mezzi agricoli. 57 in tutto i box ricavati nella pietra all'interno dei tunnel il cui accesso risultava impedito attraverso appositi cancelli in ferro e di lamiera, dove i finanzieri hanno rinvenuto un gran numero di mezzi agricoli, mezzi pesanti, autovetture private e attrezzature agricole, al cui fianco erano presenti intere cisterne di gasolio (agevolato) per l'uso agricolo ed altri prodotti infiammabili risultati essere di legittima proprietà e detenzione degli agricoltori del luogo e dei Comuni limitrofi. Le indagini delle fiamme gialle, ora coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani che ha convalidato i sequestri, hanno anche evidenziato l'assenza di qualsiasi forma di prevenzione degli incendi e/o cautela per la sicurezza dell'intera area destinata ad autorimessa, quale ad esempio l'esistenza di estintori fissi e mobili, di idranti e/o pompe collegate alla rete idrica per l'impianto antincendio di fatto mancante. Ovviamente sia la gestione della discarica abusiva - che ora i proprietari si troveranno costretti a bonificare ripristinando lo stato dei luoghi - sia l'attività di autorimessa abusiva considerata "pericolosa" per la sicurezza degli stessi agricoltori e frequentatori del posto, sono risultate attività imprenditoriali del tutto sconosciute al Fisco e, in questo caso, anche capaci di creare notevoli profitti economici. 2 in tutto gli imprenditori rispettivamente denunciati a piede libero all'Autorità Giudiziaria, per violazione degli artt. 34,36,37 del DPR 547/55 e art. 1 DPR 689/59 (in materia di Sicurezza e Prevenzione incendi) nonché artt. 27 e 28, 51 del D.Lgs. 22/97 - c.d. decreto Ronchi - e successive modificazioni ed integrazioni (in materia ambientale) nei confronti dei quali sono stati compiuti i sequestri delle aree attrezzate ad autorimessa e della stessa discarica abusiva adiacente.
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