19/11/2007. Barletta - No del Wwf all'espianto di ulivi secolari.
La nota, a firma di Gianfranco Botte, commissario del Wwf Puglia, riguarda un progetto dell'Acquedotto pugliese "In riferimento al progetto dell'Acquedotto Pugliese S.p.A per la realizzazione della condotta dell'impianto di potabilizzazione del Locone al nodo di Barletta (Accordo di programma P.O.R. 2000-06) della lunghezza di circa 38 km che prevede l'attraversamento di numerosi fondi privati con conseguenti procedure di esproprio e di asservimento, il WWF esprime alcune considerazioni inerenti gli aspetti ambientali dell'opera. Il tracciato dell'opera interessa un' area della regione particolarmente ricca di pregiate ed antiche coltivazioni di olivo, spesso caratterizzate da alberi secolari, veri monumenti alla natura ed al lavoro dell'uomo. L'attenzione ed il rispetto nei confronti di tali peculiari agroecosistemi, sanciti dalla Legge Regionale 14 del 04/06/2007 “Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia” tuttavia non trovano, a nostro avviso, riscontri concreti nell'esecuzione di progetti come quello in questione, che prevedono massicci espianti di olivi con il conseguente sconvolgimento del paesaggio. L'allarme, come è noto, è scaturito nelle scorse settimane in seguito alle proteste di alcuni proprietari di oliveti espropriati e ricadenti nel comune di Canosa, i quali lamentano una eccessiva invasività nelle modalità di esecuzione dell'opera idraulica con il sacrificio, in parte evitabile, di centinaia di alberi molti dei quali secolari e sicuramente rientranti proprio nella tipologia di esemplari protetti dalla predetta legge regionale. Premesso, a scanso di equivoci, che tali contestazioni, concretizzatesi anche in ricorsi al TAR, non sono rivolte all'opera in quanto tale ma ai criteri di cantierizzazione che prevedono, almeno in un caso specifico, in aggiunta al terreno espropriato per il tracciato anche l'occupazione provvisoria di una più ampia porzione di terreno con conseguente espianto di alberi per l'allestimento del cantiere, il WWF, da una verifica dei relativi atti, ritiene di condividere tali obiettive posizioni. Uno degli aspetti più preoccupanti di questa vicenda che crediamo dimostri, ancora una volta come le procedure di valutazione ambientale possano presentare rilevanti lacune, è che nella determinazione n. 247 del 24 maggio 2006 del Settore Ecologia della Regione Puglia, con la quale si esprime parere di esclusione del progetto dalla procedura di Valutazione Ambientale, non si fa alcun cenno alla presenza di oliveti secolari lungo il tracciato dell'opera né tantomeno vengono emanate prescrizioni atte a ridurre gli espianti o a limitare in fase di allestimento e conduzione del cantiere i danni alle colture.
Pur risultando la legge regionale 14/2007 postuma all'approvazione del progetto, risulta alquanto contraddittorio che mentre si procede alla predisposizione di norme per la tutela degli ulivi secolari, non si adottino soluzioni atte almeno a limitare i danni a questo straordinario patrimonio storico-naturale pur nell'esecuzione di opere di pubblica utilità. Ci auguriamo, pertanto, ribadendo la nostra posizione critica nei confronti delle modalità di esecuzione del progetto dell'AQP che si possa procedere ad una revisione in corso dello stesso, cercando di conciliare le necessità di approvvigionamento idrico potabile per le popolazioni con la salvaguardia e la tutela degli ulivi secolari tradizionali ed simboli autentici della nostra regione".
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