Moratoria universale della pena di morte
È stato approvato il 15 novembre 2007 ad ampia maggioranza (99 Paesi a favore, 52 contrari e 33 astenuti) il testo della risoluzione per la moratoria della pena capitale nel mondo, dalla Terza Commissione dell'Assemblea Generale dell'ONU. Si tratta di un passo decisivo verso l'adozione definitiva della risoluzione da parte dell'Assemblea Generale, che dovrebbe avvenire nella prima metà di dicembre. L'Italia conferma di essere in prima linea nel mondo in materia di tutela dei diritti umani. La lotta contro la pena di morte a livello internazionale è infatti uno dei temi prioritari della nostra politica estera, che vede impegnati Governo, Istituzioni, forze politico-parlamentari e organizzazioni non governative in una campagna convinta e tenace che ha ora prodotto un primo, rilevante risultato. Un ruolo fondamentale è stato svolto, altresì, dalla società civile italiana, che ha ispirato e sostenuto questa campagna, contribuendo a mantenere elevata, in questi mesi, l'attenzione internazionale sulla questione della pena di morte e di una moratoria universale delle esecuzioni.
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Decreto flussi 2007 lavoratori extracomunitari non stagionali
È stato approvato il 30 ottobre scorso il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, concernente la programmazione dei flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato per l'anno 2007. Per l'entrata in vigore bisogna attendere la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Per la procedura è stata prevista una nuova modalità di inoltro delle domande. Le domande in formato digitale dovranno essere inoltrate telematicamente seguendo criteri di scaglionamento che prevedono l'invio a partire: dal 15° giorno successivo alla pubblicazione nella GU, per le domande relative ai lavoratori delle nazioni che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia migratoria; dal 18° giorno successivo alla pubblicazione nella GU, per le domande relative ai lavoratori domestici e di assistenza alla persona; dal 21° giorno successivo alla pubblicazione nella GU, per le domande relative a tutti i restanti lavori. Il Decreto prevede l'ammissione nel 2007 - per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo - di 170.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all'estero, da ripartire tra le regioni e le province autonome a cura del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
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Rapporto APAT sulle frane
Sono 5.596 su 8.101 i comuni italiani interessati da frane: questo il quadro emerso dal Rapporto realizzato da APAT, Regioni e Province Autonome e presentato lo scorso 13 novembre 2007 a Roma, nell'ambito del Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia), dal Commissario Straordinario dell'APAT, Giancarlo Viglione, presente il Ministro dell'Ambiente, della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio. Il rapporto censisce quasi 470.000 frane per un totale pari al 6,6% dell'intero territorio nazionale. Un numero così elevato di fenomeni franosi è legato principalmente all'assetto morfologico del nostro paese e alle caratteristiche meccaniche delle rocce affioranti. Risulta evidente il ruolo fondamentale rivestito dall'attività conoscitiva del Progetto IFFI che permette una corretta pianificazione territoriale e la progettazione di nuove infrastrutture. L'APAT ha anche reso disponibili on line la cartografia, i documenti, le foto e più di 50 filmati relativi a fenomeni franosi, che oltre ad avere una importante valenza storica, forniscono un grande ausilio nella ricostruzione degli eventi del passato.
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Riordino dei congedi per maternità e parentali
Il Disegno di legge approvato il 16 novembre dal Consiglio dei ministri, collegato alla Finanziaria 2008, prevede una delega al Governo per riordinare la materia dei congedi di maternità e parentali (decreto legislativo n. 151/2001), per rafforzare le tutele anche ai lavoratori flessibili, estendere il ricorso ai congedi parentali, per rispondere ai profondi cambiamenti che hanno caratterizzato il mondo del lavoro negli ultimi anni, assicurare una più forte attenzione alla genitorialità e al riconoscimento del lavoro di cura. La delega al dovrebbe attuare, fra le altre cose: il riordino della disciplina dei congedi per tutte le categorie di lavoratori, autonomi e subordinati; la piena attuazione dei principi di eguaglianza di genere e di pari opportunità tra uomini e donne in materia di congedi; l'introduzione di meccanismi di flessibilità, per consentire di usufruire dei congedi parentali nei periodi di effettiva necessità personale o familiare, anche mediante frazionamento orario; la possibilità per le lavoratrici madri - nel caso di decesso del bambino all'atto della nascita o durante il periodo di astensione obbligatoria - di riprendere anticipatamente l'attività lavorativa purché sia accertato che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della lavoratrice; la possibilità per le lavoratrici madri di partecipare ai concorsi pubblici, alle procedure selettive interne, ai corsi di formazione o riqualificazione professionale, anche nel periodo del congedo di maternità; il riconoscimento del part-time per la cura dei figli e per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
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Attività dei Servizi pubblici per le tossicodipendenze nel 2006
Il Ministero della Salute - che ha il compito di rilevare specifiche informazioni sugli aspetti epidemiologici delle tossicodipendenze, sulle patologie correlate e sulle attività svolte dai Servizi pubblici per le tossicodipendenze (SERT) in materia di cura e riabilitazione dei soggetti con problemi di droga (D.P.R. n.309 del 1990) - ha presentato il 13 novembre 2007 la rilevazione statistica dell'attività dei Servizi pubblici per le tossicodipendenze nel corso del 2006. Sono stati presi in carico dai 514 SERT, distribuiti regionalmente, 171.353 soggetti. I nuovi utenti rappresentano il 20,9% del totale dei soggetti presi in carico; la quota complementare, pari al 79,1% del totale, è rappresentata da utenti rientrati o già in carico dagli anni precedenti. Il numero medio di utenti nel 2006 è pari a 333. I maschi sono 148.396 e le femmine 22.957, con un rapporto M/F di 6-5. Del totale dei soggetti presi in carico, il 9,9% è stato trattato presso strutture riabilitative. La percentuale è in via di diminuzione negli anni più recenti. In riferimento alla diffusione del virus dell'HIV tra i soggetti afferenti ai SERT la percentuale di utenti sieropositivi, rispetto al totale dei testati (67.300), è pari al 12,0%, un valore in costante calo negli ultimi anni. Si rileva altresì che la percentuale di sieropositivi è più bassa nei nuovi ingressi di sesso maschile (3,9%) mentre è più elevata in quelli già in carico di sesso femminile (19,7%).
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La protezione dei dati personali: dalla parte del paziente
È stato pubblicato il 15 novembre scorso sul sito del Garante per la Privacy il depliant "La protezione dei dati personali: dalla parte del paziente", pensato per far conoscere ai cittadini il valore dei cosiddetti "dati sensibili", cioè quelle delicate informazioni che rivelano lo stato di salute delle persone, che devono essere protette per garantire la più assoluta riservatezza ed il rispetto della dignità ai cittadini che entrano in contatto con medici, strutture sanitarie, laboratori di analisi. Il depliant intende anche fornire agli assistiti sintetiche indicazioni su quali siano i loro diritti e come fare per rispettarli. Chi può ricevere informazioni sullo stato di salute di un paziente ricoverato in ospedale? chi è autorizzato a leggere le cartelle cliniche? Come devono essere protetti i minori, gli anziani, i disabili e le persone sottoposte a terapie particolarmente invasive? A queste e ad altre domande risponde il nuovo opuscolo preparato dal Garante per la protezione dei dati personali.
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