L’Ambito Territoriale n. 3 del Piano di Zona composto dai Comuni di Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola, ha presentato il progetto intitolato: “L’affido familiare: luogo di cambiamento e di relazione” nel corso del convegno dal titolo “La cura dei Diritti”, organizzato dalla Regione Puglia in occasione della “Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza” e che si è svolto il 20 novembre scorso, a Villa Romanazzi di Bari.



Il Protocollo è stato sottoscritto dall’assessore regionale ai Servizi sociali, Elena Gentile e dall’assessore Politiche sociali del Comune –capofila (cioè Canosa) Pasquale Di Giacomo.



Nel corso del convegno si è parlato concretamente di come la Regione, gli Enti Locali, gli Operatori si prendono cura dei diritti dell’infanzia, di qui il titolo del Convegno “ La Cura dei diritti”. Come ci prendiamo cura dei minori? Attraverso lo strumento dell’Affido Familiare.

La Regione Puglia ha seguito di pubblicazione di apposito Avviso Pubblico, ha invitato i 45 Ambiti Territoriali Regionali a presentare progetti per la promozione dell’Affido Familiare afferenti a n. 3 tipologie:

- D1 “Sperimentazione di nuove tipologie di affido”;

- D2 “Formazione famiglie affidatarie e costituzione elenchi di famiglie”;

- D3 “Sperimentazione buone prassi per rientro del minore nella famiglia d’origine”.



In tale circostanza si è appreso che n. 42 progetti sono stati presentati alla Regione Puglia e solo n. 15 sono stati finanziati. Tra questi ultimi, quello presentato dall’Ambito Territoriale n. 3 composto dai Comuni di Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola.



Il progetto dell’Ambito Territoriale n. 3 è stato finanziato nella misura di complessivi € 10.000,00.



Durante lo svolgimento del citato Convengo è stata programmata la sottoscrizione con gli Ambiti Territoriali ammessi al finanziamento dei Progetti di promozione dell’affido familiare dei minori, il Protocollo d’Intesa per l’avvio delle attività.



“Il Progetto approvato dalla Regione Puglia persegue i seguenti obiettivi a scala di Ambito – ha tenuto a precisare l’assessore Di Giacomo, elencandoli - .



· Informazione e Sensibilizzazione sull’Istituto dell’Affidamento Familiare nel Territorio dell’Ambito, avvalendosi delle Agenzie Territoriali, quali “antenne sociali”( parrocchie, scuole, Associazioni di famiglie e di volontariato) , alle quali aprire questa nuova dimensione della solidarietà verso i minori;

· Costituzione e monitoraggio di una Banca Dati relativa ai minori in difficoltà e alle famiglie disponibili all’affido;

· Selezione delle famiglie affidatarie ;

· Costituzione di elenchi di famiglie e/o singole persone affidatarie per Ambito Territoriale, da comunicare all’Assessorato alla Solidarietà ai fini della costituzione della Anagrafe Unica Regionale;

· Formazione degli affidatari e degli operatori territoriali coinvolti (Operatori dei Servizi Sociali Comunali, dei Servizi Socio-Sanitari dell’ASL BAT, delle Associazioni e Organizzazioni del Terzo Settore che operano nell’Ambito delle Responsabilità Familiari e delle Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza), operatori scolastici;

· Supporto sociale, psicologico ed educativo alle famiglie affidatarie e alle famiglie di origine”.



L’assessore alle Politiche sociali e della Famiglia del Comune di Canosa, Pasquale Di Giacomo tiene a precisare inoltre, che “a breve si potrà organizzare un tavolo con tutte le agenzie che hanno condiviso il presente progetto al fine di avviare le attività previste nel medesimo progetto”.



Note:

“Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”: il 20 Novembre 1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, approvò un importante strumento normativo internazionale sui diritti dell’Infanzia: la “Convenzione sui diritti dell’infanzia”.

Lo Stato Italiano ha ratificato la citata Convenzione nel lontano 1991; una tappa fondamentale per molti motivi perché in essa si sanciscono tutti i diritti: civili dell’infanzia, economici dell’infanzia, politici dell’infanzia, sociali dell’infanzia.

La Regione Puglia ha voluto considerare detta ricorrenza non solo una giornata meramente celebrativa per fare semplice retorica dei diritti dei minori, ma ha preferito parlare di cose concrete: della legislazione regionale, del Piano di interventi per i minori, dei progetti finanziati e delle iniziative assunte dai vari operatori sociali e dalle Istituzioni Locali.