B>Comune di Canosa di PugliaUfficio Stampa
Comunicato Stampa
19 luglio 2005Non ci sono pericoli di inquinamento per l’installazione di una antenna in zona 167. È quanto è emerso nel corso del convegno sul tema: "Inquinamento elettromagnetico: effetti sulla salute, normativa e aspetti tecnici", organizzato dall’Assessorato all'Ambiente ed Ecologia, su proposta del Comitato di quartiere di zona 167, che si è svolto ieri sera, presso la sala della chiesa di Gesù Liberatore (Canosa Alta).
Sono intervenuti, tra gli altri, Francesco Tarantini, presidente regionale di Legambiente Puglia che ha diffusamente parlato delle "possibili azioni dei Comuni a difesa dell'ambiente", Vittorio Triggiani, responsabile del settore regionale del “Codacons” che ha parlato di "elettrosmog, e delle norme che tutelano i cittadini”, infine è seguito l’intervento di Antonio De Feo del WWF Puglia.
L'Amministrazione comunale di Canosa ha così accolto l'invito del Comitato per illustrare le tematiche inerenti ai campi elettromagnetici e per illustrare quanto ha fatto e quanto è in programmazione sulla regolamentazione.
Dalle relazioni degli esperti intervenuti è emerso che un vero e proprio pericolo per la salute dei cittadini della zona 167 a causa dell’installazione dell’antenna non esiste.
Da un anno infatti l’Amministrazione comunale ha avviato una serie di procedure per affrontare concretamente la problematica dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici al fine di garantire il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti radiotelevisivi e per telefonia cellulare. Nel maggio 2004 il Consiglio comunale ha approvato il regolamento sull'inquinamento elettromagnetico e nel settembre 2004 ha approvato il Piano per la localizzazione degli impianti di telefonia cellulare.
Tale piano, attraverso l'individuazione di siti comunali, ha lo scopo di razionalizzare l'installazione delle antenne di telefonia cellulare sul territorio comunale, nella prospettiva di un contemperamento tra esigenze di ordine urbanistico ed ambientale, di salvaguardia della salute pubblica e funzionalità delle reti telefoniche.
Inoltre l'Amministrazione comunale ha censito gli impianti radiotelevisivi e per telefonia cellulare esistenti e ha fatto eseguire dall'Ispesl, dipartimento di Bari, il monitoraggio dal quale risulta che i valori di campo elettromagnetico presenti sul territorio sono tutti inferiori ai limiti previsti dalla normativa vigente.
Sulla pericolosità per la salute esiste una letteratura già piuttosto ampia, ma nessuno è ancora riuscito a dimostrare un nesso diretto tra emissioni radio delle antenne per reti cellulari e insorgenza di malattie. <
>. La possibilità di rischio davanti all'esposizione di campi elettromagnetici molto spesso viene recepita dalla pubblica opinione come "certezza di rischio", in maniera indiscriminata nei confronti di qualsiasi impianto emittente. E' perciò importante dotarsi di metodi e sistemi di controllo per far rispettare i valori previsti dalla legge. <>. Nel corso dell’incontro inoltre è stato distribuito l’opuscolo informativo “Onda su onda” sul tema elettrosmog che descrive in modo semplice e comprensibile, anche ai non addetti ai lavori, la disciplina in materia di impianti di radiocomunicazione. Un valido strumento dunque che aiuti a percepire il rischio solo dove realmente esiste.
Per informare in maniera appropriata la popolazione su tale questione, il Comitato di quartiere ha invitato l’Amministrazione comunale, subito dopo la pausa estiva, a partecipare ad un nuovo incontro per discutere, in maniera sempre più approfondita e chiara, di elettrosmog. << Raccolgo volentieri l’invito del Comitato. Desidero incontrare non solo gli addetti ai lavori ma anche e soprattutto la cittadinanza che spesso viene mal informata sull’argomento>>, conclude Patruno.
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Francesca Lombardi
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