Distribuito agli studenti delle scuole superiori il libro di Shlomo Venezia, sopravvissuto ai campi di concentramento e testimone dell'olocausto.
Non mi sembra che qualcuno si sia mai suicidato nel Sonderkommando, al contrario alcuni dicevano di voler vivere ad ogni costo. Io, invece, avrei preferito morire. Eravamo coś vicini alla morte eppure andavamo avanti. Penso che ci si voluta una forza particolare per sopportare tutto cị, una forza fisica e morale». E’ la testimonianza di Shlomo Venezia, ebreo italiano arrestato con la famiglia---
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Marina Ruggiero sulla Gazzetta del Nord Barese