Si è scelto l’ultimo giorno di gennaio per presentare l’innovativo progetto di formazione, conoscenza e promozione per gli operatori del sistema ricettivo, potenzialmente destinato, se corredato da future iniziative ed adeguati stimoli, a mutare il volto di Barletta negli anni a venire.

Cultura del turismo. Certo nome migliore non poteva avere il progetto nato dalla volontà di far crescere innanzitutto nei cittadini, prima ancora che nei turisti, il desiderio di apprezzare e conoscere meglio le presenze monumentali, le tradizioni, ovvero il patrimonio storico barlettano, desiderio che trovi proprio nella cultura dell’accoglienza la chiave di apertura al variegato mondo del turismo.

Se poi se ne discute in una delle sale di Palazzo della Marra, il connubio delle parole Cultura e Turismo non può che diventare fortemente evocativo, suggerendo l’importanza che un’azione sinergica tra cittadini, operatori economici e turistici e Amministrazione Comunale - come si è fatta subito carico di riferire Santa Scommegna, Dirigente Comunale del Settore Attività Produttive - indubbiamente ha in una città, quale Barletta, più che mai consapevole delle proprie potenzialità e finalmente pronta a scommettere su nuove idee.

Ed è esattamente su quest’ultimo aspetto che ha insistito il primo cittadino Nicola Maffei, tanto nella fase introduttiva dell’incontro quanto nelle considerazioni finali, evidenziando la necessità di un coinvolgimento a largo raggio di tutti i soggetti simultaneamente impegnati nella promozione del territorio.

Nella sintonia di interessi e di attività, ha trovato il punto nodale anche l’intervento dell’Assessore Comunale alle Politiche di Sviluppo Economico Franco Caputo, il quale ha sottolineato come un turismo promotore di crescita economica e culturale, debba fondare la sua stessa ragione d’essere nella capacità di concertazione collettiva.

Al presidente dell’Archeoclub d’Italia sede di Barletta, Pietro Doronzo, il compito di presentare concretamente il progetto - rivolto a creare nuove e sempre più competitive risorse umane - maturato proprio nell’associazione che presiede.

Ruggiero Lamacchia, presidente della Con.Sud (che ospiterà il corso), si è soffermato sulle molteplici responsabilità di chi opera nel campo del turismo, responsabilità in primo luogo assunte da chi, come lui, si occupa da anni di formazione. Lamacchia ha così affermato il valore della condivisione con altri popoli, dei beni, o come gli è piaciuto definirli “gioielli di famiglia”, che costituiscono la tipicità di ogni realtà territoriale e che solo un’attività turistica coscienziosa può preservare nel rispetto degli autoctoni.

Un approccio più ampio e dinamico al fenomeno è stato offerto, infine, da Luigi Simone, rappresentante primario dell’agenzia Puglia Imperiale, che ha ravvisato nell’informazione chiara e nella conoscenza propositiva l’elemento distintivo di un turismo culturale e concorrenziale.



Maria Antonella Doronzo



La scheda del progetto

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