È in corso a Venezia, in Palazzo Grassi, la mostra archeologica «Roma e i Barbari, la nascita di un nuovo mondo» organizzata da Palazzo Grassi in collaborazione con la Kunst- und Austellungshalle der Bundesrepublik Deutschland di Bonn e l’Ecole française de Rome. L’esposizione (con allestimento di Tadao Ando) rimarrà aperta fino al 20 luglio di quest’anno, propone 2000 oggetti-sculture, dipinti, manoscritti, oreficerie, monete, bronzi, avori-provenienti da 24 Paesi e prestati da 200 musei europei, ma anche americani e africani. Tra i meriti dei curatori della mostra va segnalata la presentazione, accanto a oggetti di notevole prestigio, di numerosi contesti di scavo con alcuni corredi funerari di recente rinvenimento e da poco restaurati, che consentono di comprendere il senso storico e stilistico dei «capolavori», di cui è spesso ignoto ogni quadro di riferimento.
Il comitato scientifico, presieduto da Jean-Jacques Aillagon, da Michel Gras e Christophe Vitali, è composto da autorevoli docenti italiani e stranieri, studiosi del periodo tardoantico, tra cui anche il pugliese Giuliano Volpe.
Il catalogo (720 pagine, 250 illustrazioni a colori, 300 in b/n), edito da Palazzo Grassi, Ecole française de Rome e Skira, e curato da J.J. Aillagon, con il coordinamento scientifico di Y. Rivière e U. Roberto, raccoglie saggi di 120 autori (in mostra, 39 euro). La mostra resta aperta tutti giorni dalle 9.00 alle 19.00. Per ogni informazione: www.palazzograssi.it, Tel. 041.523.16.80.
Raffaella Cassano sulla Gazzetta del Mezzogiorno in Cultura & Spettacoli