Deturpamento di bellezze naturali e violazione della normativa sulle aree protette. Sono le ipotesi di reato alla base di una nuova indagine conoscitiva della Procura della Repubblica di Trani sull’installazione di 59 pali eolici di quattro aziende, alcuni dei quali gia' installati e altri da installare, tra Minervino Murge e Spinazzola.

Si tratta di un'area definita "due" del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, che e' anche Zona di Protezione Speciale, Sito d’Importanza Comunitaria, zona agricola E1 e zona di interesse archeologico. L’indagine e' stata affidata al Corpo Forestale dello Stato-Comando Stazione Parco di Gravina in Puglia. I Forestali hanno acquisito una copiosa documentazione negli uffici della Regione Puglia, precisamente dell'assessorato allo Sviluppo Economico, che e' deputato al rilascio dell’autorizzazione unica, e in quelli dell’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia, all’interno del quale si trovano cavidotti e sottostazioni per la raccolta dell’energia elettrica prodotta. L’inchiesta della Procura di Trani prende le mosse da due sequestri compiuti tra febbraio e aprile 2007 dai Forestali di Gravina, nei comuni di Spinazzola e Minervino Murge, riguardanti rispettivamente una sottostazione e scavi di fondazioni. Proseguono sia l’attivita' di indagine che il monitoraggio del territorio da parte degli agenti della Forestale, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Trani, Giuseppe Maralfa.

Pasquale Dibenedetto