28/02/2008. BARI - IL TRENO DELLA MEMORIA.
“Non ci libereremo facilmente del treno!” conclude così il suo intervento Guglielmo Minervini parlando ai giovani riuniti in assemblea nell’Aula del Consiglio regionale per confrontarsi sulla recente esperienza del viaggio ad Auschwitz e Birkenau. Con lui, Paolo Paticchio, presidente di Terra del Fuoco di Lecce e Michele Curto, presidente nazionale dell’associazione. Sono partiti insieme con il treno e sono rientrati lo scorso 8 febbraio. Gabriele parla delle sue emozioni più forti: il legno fresco toccato nelle baracche e la natura che si è rivoltata contro quell’assurdità di grigio con un arcobaleno. Rossana, Davide, citano Neruda, parlano del sentirsi più comunità, desiderano non dimenticare per vivere con impegno il loro essere sociale.
Quest’anno il Treno della Memoria ha coinvolto 450 studenti pugliesi, insegnanti e istituzioni. La Regione Puglia ha contribuito alla sua realizzazione perché l’esperienza non si concluda con il viaggio, ma sia un “piccolo rumore di fondo che si moltiplica, coinvolgendo tanti altri giovani alla partecipazione”
“Non si può essere spettatori della vita. Non bisogna essere eroi. Ragazzi, c’è bisogno di voi” è l’invito rivolto da Minervini a ciascuno dei presenti. “Perché il buco nero di quei luoghi dello sterminio, il grigiore e quel silenzio tetro appartengono alla storia, ma incombe ancora in tante parti del mondo”
“Quello che sta accadendo in questi giorni a poche centinaia di chilometri da noi o in Africa ce lo dimostra.” Anche da questa esperienza nasce l’invito a partecipare alla giornata della Memoria, il prossimo 15 marzo a Bari. Questi stessi giovani e molti altri ancora saranno insieme alle vittime della mafia e della criminalità per una cultura della legalità e della vita.
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