Rapporto conclusivo del governo Prodi
Il Rapporto conclusivo dell'attività del Governo Prodi illustra i principali provvedimenti approvati dal Governo e dal Parlamento nel corso della legislatura appena conclusa. Nonostante la breve durata, la legislatura ha visto l'approvazione in Consiglio dei Ministri di 177 disegni di legge e di 42 decreti legge, di cui, rispettivamente, 69 e 41 approvati in via definitiva dalle Camere. La prima area si riferisce alle "garanzie istituzionali e diritti civili": comprende sia gli interventi di carattere istituzionale e di riforma dell'ordinamento giudiziario, sia quelli riguardanti la sicurezza interna ed esterna del Paese. La seconda riguarda lo "Sviluppo sostenibile": gli obiettivi di risanamento sono stati centrati e le spese pubbliche sono state riportate sul piano di una maggiore sostenibilità finanziaria. In campo sociale le misure spaziano dagli interventi in campo previdenziale a quelli di natura assistenziale, dalla costruzione di maggiori tutele per i lavoratori precari al contrasto al lavoro irregolare. Da ultimo, il Rapporto si occupa della collocazione internazionale del nostro Paese e del suo ruolo nella costruzione della grande "casa" europea. Vengono richiamati gli obblighi internazionali (dalla missione in Afghanistan a quella in Libano), assieme al ruolo giocato dal Paese su temi come la moratoria sulla pena di morte.
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Relazione Unificata sull'economia e la finanza pubblica
La Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica, a cura del ministero dell'Economia e delle finanze, inviata all'attenzione del Parlamento il 12 marzo scorso, espone in maniera dettagliata e trasparente i cambiamenti intercorsi dallo scorso settembre (Relazione Previsionale e Programmatica) ad oggi. "Questa Relazione, - come si è espresso il Ministro dell'Economia e delle finanze - che chiude anzitempo un disegno concepito per una intera legislatura, dà conto di quel che è stato fatto per perseguire allo stesso tempo equità, sviluppo e risanamento". La Relazione concentra la propria attenzione sui conti pubblici, vale a dire su quella parte della politica economica che incide direttamente sull'entrata e sulla spesa. Nel 2006 e nel 2007 i conti pubblici si sono chiusi in maniera più favorevole del previsto; la previsione di crescita italiana viene oggi fortemente ridotta, rispetto a solo pochi mesi fa, da 1,5 a 0,6 per cento. Le nuove stime per l'anno in corso mettono in luce l'inevitabile - ma complessivamente marginale - impatto del rallentamento ciclico sui conti pubblici.
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Relazione sulla Politica delle Informazioni per la Sicurezza
La Relazione sulla Politica delle Informazioni per la Sicurezza nazionale, curata dal Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), è un documento di analisi a cadenza annuale. La Relazione 2007 esprime i primi lineamenti innovativi di un maggior coordinamento del Sistema. Le minacce sulle quali si è concentrata l'attenzione dell'Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE) e dell'Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna (AISI), sono, tra le altre: - minacce di prima grandezza, potenzialmente letali a breve termine per un numero consistente di cittadini italiani; - minacce potenzialmente letali riconducibili a settori eversivo-terroristici, e a quelle manifestazioni violente spesso gestibili attraverso il controllo dell'ordine pubblico. Tra i principali trend emersi dall'attività di monitoraggio sono: - l'Europa deve affrontare direttamente la spinosa questione della sistemazione finale del Kosovo; - nei Territori Palestinesi, alla ripresa dei negoziati di pace con Israele, non è corrisposto il superamento della polarizzazione fra le principali formazioni politiche; l'Asia viene strategicamente rimodellata dalle potenze emergenti (Cina, India) e gli equilibri regionali vanno inquadrati in un'ottica più ampia rispetto al dualismo Cina-Stati Uniti; l'Africa continua a mostrare segnali di diffusa conflittualità che coinvolge Paesi subsahariani; l'America Latina, epicentro del traffico mondiale di coca, potrebbe giovarsi dell'integrazione Nord-Sud delle aree di libero commercio con centro negli USA e nel Brasile.
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Rapporto APAT sulla qualità dell'ambiente urbano
Le emissioni da trasporto sono in calo nelle città italiane, ma la qualità dell'aria rimane critica. Buone notizie per il verde pubblico: il primato spetta a Verona, a Cagliari e Napoli i migliori progressi. Questi i dati principali che emergono dal "IV Rapporto sulla qualità dell'ambiente urbano", presentato l'11 marzo 2007 dall'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i servizi Tecnici (APAT). Alla presentazione è intervenuto il Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio, che ha sottolineato come "la conoscenza sia un elemento essenziale per affermare un sistema più sostenibile per l'ambiente, oltre che fondamentale per coinvolgere i cittadini nel cambiamento del tipo di sviluppo cui dobbiamo necessariamente tendere, se vogliamo salvare il Pianeta e migliorare la nostra qualità della vita". Il Presidente dell'APAT, Giancarlo Viglione, ha ribadito l'impegno a garantire un'azione sempre più incisiva dell'Agenzia nella produzione e diffusione delle informazioni relative all'ambiente urbano. Nel corso dell'incontro sono state segnalate alcune "Buone pratiche dalle città", esperienze virtuose già avviate a livello locale, come il censimento dello stato di salute degli alberi a Genova, o l'integrazione della Rete ecologica nel piano regolatore di Roma, con l'obiettivo di fornire alle amministrazioni indicazioni utili per sviluppare politiche di valorizzazione delle risorse urbane.
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Intramoenia: primo bilancio sull'attuazione della nuova Legge
La visione sistemica introdotta con la Legge 120 e la costituzione dell'Osservatorio hanno dato un nuovo impulso alle politiche regionali in tema di governo dell'attività libero professionale intramoenia. Sta, inoltre, dimostrando che è possibile stabilire una relazione tra attività intramuraria ed attività istituzionale, con lo scopo di attuare un reale governo delle liste di attesa. È un primo bilancio delle legge 120 del 2007 quello che il Ministro Livia Turco ha tracciato in occasione della presentazione degli Atti sull'esercizio della professione medica intramuraria dell'indagine conoscitiva della Commissione Sanità del Senato, presieduta dal sen. Ignazio Marino. Come sottolineato dal Ministro, la gran parte delle Regioni ha predisposto atti di indirizzo ed avviato conseguenti azioni di monitoraggio, focalizzando l'attenzione: a) sull'istituzione di sistemi centralizzati di prenotazione (CUP); b) sull'incremento di procedure per la riscossione degli onorari da parte delle Aziende; c) sul monitoraggio dei tempi di attesa delle prestazioni erogate; sull'adozione di un idoneo tariffario la cui definizione è, in alcune realtà, ancora oggetto di trattativa con le organizzazioni sindacali.
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Consiglio Europeo - Bruxelles 13-14 marzo 2008
Si è svolto a Bruxelles il 13 e 14 marzo 2008, sotto la presidenza della Slovenia, il Consiglio europeo, interamente dedicato alle questioni di economia. I temi in agenda: 1) il secondo ciclo della rinnovata strategia di Lisbona (2008-2010); 2) il cambiamento climatico e l'energia; 3) la stabilità dei mercati finanziari. Secondo le conclusioni della presidenza slovena "la crescita economica nell'Unione europea ha raggiunto il 2,9% nel 2007, ma quest'anno sarà probabilmente più bassa. Negli ultimi due anni sono stati creati 6,5 milioni di posti di lavoro. Dal 2005 i disavanzi pubblici si sono più che dimezzati e il debito pubblico è sceso sotto il 60%. Ma le prospettive economiche mondiali si sono recentemente deteriorate in seguito al rallentamento dell'attività economica negli USA e all'aumento dei prezzi del petrolio e delle materie prime. La volatilità eccessiva e le oscillazioni disordinate dei tassi di cambio danneggiano la crescita economica. Preoccupano i movimenti eccessivi dei tassi di cambio. È essenziale per l'Unione sostenere gli sforzi di riforma attraverso la piena attuazione dei programmi nazionali di riforma e degli orientamenti integrati per la crescita e l'occupazione. Le politiche economiche e finanziarie, strettamente coordinate, devono essere orientate a garantire la stabilità macroeconomica, cogliendo le opportunità della globalizzazione e affrontando le sfide a più lungo termine, fra cui l'invecchiamento della popolazione, il cambiamento climatico e l'energia. Per assicurare una maggiore stabilità dei mercati finanziari occorrono iniziative volte a rafforzarne la trasparenza e il funzionamento e a migliorare il quadro di vigilanza e normativo a livello nazionale, di UE e mondiale. I recenti significativi aumenti dei prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia hanno accentuato le pressioni inflazionistiche.
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