02/04/2008. MILANO - LA GIORNATA DELL'UNIVERSITA' CATTOLICA DOMENICA 6 APRILE.
Il 6 aprile si celebra la 84a Giornata per l'Università Cattolica. Una tradizione che continua negli anni e che serve a dare conto alla cattolicità italiana dell'attività svolta dall'Ateneo del Sacro Cuore per la comunità ecclesiale e civile. La Giornata nasce nei primi anni di vita dell'UC per rispondere all'esigenza di raccogliere i mezzi necessari a far vivere l'Università e risulta, fin dai primordi, una formidabile occasione di sensibilizzazione e di coinvolgimento popolare. Gli anni in cui padre Gemelli, e il gruppo di amici che lo circonda, danno vita all'Università il cattolicesimo italiano esprimeva una forte sensibilità per i problemi del popolo, per il suo sviluppo, per la sua cultura. Numerose le iniziative, i convegni, le opere che nascono tra '800 e '900 per promuovere la cultura popolare. Si può dire che anche l'Ateneo del Sacro Cuore sia stato una risposta in questa direzione e che, proprio Armida Barelli, che tra gli amici che affiancano Gemelli nella fondazione ha l'incarico di cassiera, avrà l'intuizione di legare maggiormente l'istituzione universitaria alla popolazione attraverso un'Associazione di Amici e attraverso una Giornata annuale di sostegno. Non è storia da poco quella che ci racconta come, passo dopo passo, a partire dalla prima sottoscrizione di poco più di 20.000 lire dell'epoca (siamo nel 1921) darà un contributo essenziale per la crescita e lo sviluppo dell'Università Cattolica. Certo, allora a dar manforte ad Armida Barelli erano le schiere organizzate di un associazionismo cattolico, articolato sì ma non disperso e anzi fortemente unito nell'intento di dare realizzazione al regno di Dio e a tutte quelle opere che potessero offrire un apporto all'elaborazione e alla diffusione di una cultura cristianamente ispirata. Ricordare oggi, così come facciamo con il tema della Giornata 2008, la figura e l'attività di Armida Barelli non è solo doveroso ma può essere l'occasione per riflettere - in un contesto storico assai mutato - sulla radice e il senso di quella popolarità. Scriveva Giovanni Battista Montini in un articolo per la Rivista degli universitari del 1931, scritto proprio per la Giornata universitaria: «Prima di salire in cattedra, per dare insegnamento di verità» l'Università Cattolica «scende fra il popolo; e da lui chiede i mezzi di sussistenza», per concludere che questo popolo «ha tanta intelligenza e tanto cuore, tanta generosità e tanta fede da erigersi a sue spese quella cattedra da cui attende la salutare parola». Certo oggi non è più possibile immaginare un sostegno complessivo quale quello dei tempi passati. Ma questo legame tra l'Ateneo, la ricerca scientifica e la preparazione specialistica con le esigenze effettive dei giovani che si affacciano alla formazione superiore, con i bisogni delle comunità territoriali ed ecclesiali che esprimono domande per interpretare la complessità non può essere interrotto. Va rinnovato, nella continuità, per il bene dell'Università certo, ma anche della Chiesa e dei cattolici italiani e, pare di poter dire, di tutto il Paese.
Ernesto Preziosi Commissione Diocesana Cultura e Comunicazioni Sociali dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie - http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/vis_diocesi.jsp?idDiocesi=205
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