Una nota del presidente del Consiglio regionale della Puglia, prof. Pietro Pepe.
“Accolgo con immenso piacere la decisione del Senato accademico dell’Università di Bari di avviare la procedura per intitolare l’ateneo ad Aldo Moro. Ringrazio il rettore Corrado Petrocelli, il prof. Ennio Triggiani e tutti i componenti del Senato accademico e auspico che gli organismi interessati condividano la proposta che rappresenta il giusto e doveroso riconoscimento dell’Università barese ad un professore che le ha dato lustro con impegno, talento e attaccamento.
Per il doveroso rispetto dei ruoli, avevo lanciato questa proposta due anni fa in occasione della presentazione di un volume sulle lezioni universitarie a Bari di Aldo Moro negli anni Quaranta. Per questo ho informato l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della decisione assunta dal Senato accademico dell’Università di Bari.
Per Moro, l’insegnamento universitario rappresentava parte fondamentale dell’impegno politico e culturale. E così anche nei decenni in cui è stato chiamato a ricoprire numerosi ed importanti incarichi politico-istituzionali, non ha mai rinunciato al colloquio e al confronto con i giovani e con i suoi studenti.
In un lontano discorso, del periodo dal 1940 al 1947, Moro affermava il valore sociale dell’Università: “L’incontro con l’Università rappresenta la scoperta della vita sociale (,,) che è soprattutto coscienza del vivere insieme, curiosità di sé e dell’altro, interesse, timido prima e poi sempre più vivo, di un’integrazione che tolga alla propria piccola vita, chiusa e scura, e riveli più vasti orizzonti di comprensione e di azione comune”.
L’Università, quindi, come ponte verso la vita, un “piccolo mondo – diceva Moro – nel quale quello grande si riflette”.
L’insegnamento per Moro – oltre a canale di trasmissione del sapere – rappresentava l’opportunità di stare con i giovani, di condividerne passioni, desideri, dubbi ed incertezze, poiché – “senza i giovani non c’è domani; essi soltanto con la loro fede, con il loro amore, con la loro sapienza ci ridonano la vita pura, buona, accettevole, disposta a conservarsi e crescere sopra se stessa in quei valori che la fanno grande”.
Un insegnamento che dovremmo fare nostro”.
Il comunicato