L’Archeoclub di Italia sede di Barletta partecipa come ogni anno all’evento
nazionale “Chiese Aperte”, giunta alla sua XII edizione, nata con la
finalità di aprire al pubblico edifici sacri chiusi da tempo e, in molti
casi, abbandonati ad un lento ma inesorabile degrado.
L’associazione ha sempre aderito con entusiasmo a questo progetto e ogni
volta ha posto attenzione verso qualche sito che necessitasse maggiore cura
o fosse chiuso al pubblico perché non agibile. Tra le molte bellezze di
Barletta sono state mostrate, quando erano ancora in cantiere di restauro o
in alcuni casi interdette alla visita, la Cattedrale, la chiesa dei Greci,
di S. Antonio, del Purgatorio, del Carmine e S. Gaetano, solo per citarne
alcune. L’interesse dimostrato dalla cittadinanza verso queste splendide
opere ed il loro recupero, è stato stimolo per avviarne i lavori di restauro
o, in alcuni casi, per porre l’accento sulla loro gestione e fruizione.
Quest’anno la manifestazione, patrocinata dal Comune di Barletta, verterà
sullo splendido complesso monastico di S. Ruggero che racchiude in sé circa
9 secoli di storia e che ha mutato la sua struttura originaria a seguito dei
restauri e delle modificazioni subite in tutta la sua lunga e interessante
storia.
L’immobile è situato sull’attuale via Cialdini, prima detta “ruga
carrotiarum” che era un’importante strada di collegamento per Canne e
Napoli. All’epoca la contrada in cui sorgeva era fuori le mura normanne e
così solo nel 1300, con Carlo II D’Angiò, fu introdotta nella cinta muraria.
>>>Il manifesto L'articolo su La Gazzetta del Nord Barese