Nessuna proposta è emersa al termine dell’assemblea cittadina. Si è conclusa con un «nulla di fatto» la seduta monotematica sull’istituzione del Parco naturale regionale «Fiume Ofanto». Sollevando non poche polemiche e proteste da parte degli agricoltori e proprietari dei terreni rientranti nella perimetrazione del suddetto parco. Come è noto, il prossimo 31 maggio scade il termine stabilito dalla Regione Puglia a favore dei Comuni per fornire pareri e proposte. Ma, a quanto pare, da Barletta al momento non esiste uno straccio di proposta, pur in presenza di sollecitazioni da parte delle organizzazioni di categoria e - soprattutto - del locale centrodestra. A riguardo, il Popolo delle libertà ha proposto un ordine del giorno, sottoposto al consiglio comunale.
MICHELE PIAZZOLLA su LA GAZZETTA DEL NORD BARESEI CONFINI SI POSSONO RIVEDERE SALVAGUARDANDO PERO' VECCHI E NUOVI SITI ARCHEOLOGICI (COMPRESE LE ANTICHE MASSERIE)E' la posizione ufficiale del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia formulata alla II Commissione Consiliare Permanente Attività produttive e sviluppo socio-economico: lo ha reso noto in Consiglio il Presidente Michele Nasca riferendo sulla serie di incontri con le varie realtà associative interessate.
(
Leggi il verbale ufficiale)
IL PARCO CONTESTATO: «CHIEDIAMO GARANZIE PER L'ATTIVITA' DELLE IMPRESE AGRICOLEStrascichi polemici dopo la seduta monotematica sull’istituzione del parco regionale dell’Ofanto. L’Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori (Unsic), attraverso il presidente Nicola Signorile, e il tecnico Stefano Filannino, fanno sapere di avere presentato al Consiglio comunale una loro proposta (protocollata il 15 maggio) poi ignorata nel corso del dibattito.
>>>