Solo dieci anni, ma trasformarono il Mezzogiorno d’Italia: durarono dal 1806 al 1815, quando Murat fu fucilato in Calabria. Sotto il regno di Giuseppe e Gioacchino furono introdotte tante innovazioni, non soltanto amministrative e sociali; ma anche urbanistiche (basterebbe ricordare la progettazione per la Bari nuova). Molto dura ancora oggi
Il 4 aprile 1813, Gioacchino Murat, cognato di Napoleone Bonaparte e re di Napoli, in visita a Bari, pose la prima pietra di quello che sarebbe stato il primo edificio del nuovo borgo che da lui avrebbe preso il nome e che, con le sue strade diritte e i suoi edifici regolari, sarebbe diventato l’emblema della Bari moderna e dinamica dei nostri giorni. Era dal marzo del 1806, ormai, che i francesi dominavano nel Mezzogiorno, prima con il re Giuseppe (1806-1808), fratello di Napoleone, poi con Gioacchino (1808-1815). Sin dall’inizio del loro governo avevano dato il via ad una serie di riforme che avevano cambiato completamente il volto di questa parte d’Italia
ANGELANTONIO SPAGNOLETTI su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - CULTURA E SPETTACOLI