Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto
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11/06/2008. SPECIALE PARCO DELL'OFANTO.
L'UOVO, LA GALLINA E IL PARCO DELL’OFANTO
La conferenza di servizi che si riunirà giovedì 12 giugno a Bari, alla Regione, è chiamata a dire una parola di chiarezza sulla ridefinizione (o meno) dei confini del parco regionale dell'Ofanto. Il parco dell'unico vero fiume di Puglia è stato istituito con legge regionale (n.37) del dicembre 2007. Il progetto non ha suscitato viscerali passioni e grandi clamori: è passato dapprima attraverso il vaglio di tre conferenze regionali di servizi (11/2006, 1/2007, 4/ 2007), per poi approdare in aula e uscirne legge a furor di unanimità. Centrosinistra e centrodestra votarono insieme, in perfetto stile bipartisan. Zero polemiche, zero dubbi e perplessità: dalla perimetrazione ai vincoli
INTERVENTO - IL "REGIO TRATTURO", LA TUTELA E LA LEGGE DISATTESA
Forse si è persa una grande opportunità di poter ribadire e rafforzare la tutela dell’area corrispondente al Regio Tratturo che collega la SS. 93 con la SS. 16, ricadente nel territorio del Comune di Barletta, allo stato attuale fortemente antropizzata e poco tutelata. Il Regio Tratturo è tutelato dalla legge regionale n. 29 del 29/12/03, e la richiesta d’inserimento nel Parco del fiume Ofanto è stata portata al punto n. 3 dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Barletta del 28/05/2008. In quella assise, dopo un ampio ed articolato dibattito, a volte dai toni piuttosto animati, sono emerse due correnti di pensiero: l’una della minoranza a sostegno di una riduzione drastica della riperimetrazione, l’altra della maggioranza a sostegno di una riduzione parziale di quell’area.