Relazione sulle pronunce della Corte europea dei diritti dell' uomo
Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha trasmesso al Parlamento la Relazione sullo stato di esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo nei confronti dello Stato italiano relativamente all'anno 2007, redatta a cura del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi - Ufficio del contenzioso, ai sensi del D.P.C.M. 1° febbraio 2007. La Relazione, che analizza ed illustra le attività svolte dallo Stato italiano per favorire un sistema nazionale di garanzie a tutela dei diritti dell'uomo e rispettoso dei principi della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali, pone un accento particolare sull'impatto e sugli effetti determinati, nel nostro ordinamento giuridico, dalle sentenze n. 348 e n. 349 del 24 ottobre 2007 della Corte Costituzionale, sul tema della compatibilità della giurisprudenza della Corte di Strasburgo con le disposizioni della nostra Costituzione e con il sistema giudiziario e politico del nostro Paese. Queste due "fondamentali sentenze", come osserva Gianni Letta nella sua Prefazione, "chiariscono definitivamente che le decisioni della Corte di Strasburgo sono, ormai, un elemento presente a pieno titolo nel sistema giudiziario e politico del nostro Paese, del quale occorre tenere il massimo rispetto".
Dossier "Pronunce della Corte europea dei diritti dell' uomo"
Manovra finanziaria 2009
Con l'invio alle Camere del disegno di legge, varato nel Consiglio dei ministri del 18 giugno scorso, viene completato l'iter di avvio della manovra finanziaria per il 2009, anticipata quest'anno a giugno e varata insieme al Documento di programmazione economico finanziaria per gli anni 2009-2011. L'anticipo della manovra fa sì che a settembre, quando sarà varata la legge finanziaria e si inizierà la sessione di bilancio in Parlamento, alcune misure già operative da giugno 2008 avranno dispiegato i loro effetti con positive ripercussioni sui conti pubblici. La manovra 2009, come ha spiegato il ministro Tremonti nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, è composta essenzialmente da tre provvedimenti: 1) Decreto legge n.112 del 25 giugno 2008; 2) Disegno di legge (inviato il 4 luglio alle Camere); 3) DPEF 2009-2011 (con l'allegato sulle infrastrutture).
Dossier "Manovra finanziaria 2009"
Programma infrastrutture strategiche
Il CIPE, nella riunione del 4 luglio 2008, ha espresso parere favorevole sul Programma infrastrutture strategiche allegato al DPEF 2009-2013, e ha dato mandato agli uffici del Comitato di predisporre un quadro aggiornato dei dati finanziari e di avanzamento delle opere già sottoposte al Comitato. Tenuto conto sia delle opere già cantierate (come il Mo.SE. o gli intereventi sulle aree metropolitane e sulla Salerno Reggio Calabria), sia delle opere cantierabili nel prossimo triennio, è emersa la seguente proposta di esigenze nel prossimo triennio: 14 miliardi di euro da provenienza pubblica; 30 miliardi di euro da provenienza privata. È stato altresì definito un programma di azioni che sia in grado, nei primi 100 giorni di Governo, di ridare incisività alle azioni e di superare le crisi del sistema, vicine, in alcuni casi, ad uno stato di irreversibilità. Si è così tentato di produrre un vero GANTT articolato nelle seguenti macro-aree di intervento: Il riassetto del Dicastero e delle Società controllate - La sicurezza nei lavori pubblici e nei trasporti. La difesa della vita - La dimensione internazionale della mobilità - L'offerta di trasporto sempre più coerente alle esigenze della gente e del mondo della produzione e del commercio - L'infrastrutturazione organica del Paese ed il rapporto con il territorio - Una nuova politica della città e della casa.
Dossier "Programma infrastrutture strategiche"
Piano casa
Il Governo, considerando prioritario il problema casa, ha varato un apposito "Piano casa", inserito nell'art.11 del decreto legge 25 giugno 2008 n.112, facente parte del pacchetto "Manovra finanziaria 2009". Obiettivo del piano è quello di superare in maniera organica e strutturale il disagio sociale e il degrado urbano derivante dai fenomeni di alta tensione abitativa. Il Piano è rivolto all'incremento del patrimonio immobiliare ad uso abitativo attraverso l'offerta di alloggi di edilizia residenziale, da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti, con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati. Il Piano prevede sia il recupero del patrimonio abitativo esistente, sia la costruzione di nuovi alloggi ed è articolato, sulla base di criteri oggettivi che tengono conto dell'effettivo disagio abitativo presente nelle diverse realtà territoriali. Destinatari degli alloggi saranno le categorie sociali più svantaggiate nell'accesso al libero mercato degli alloggi in locazione, vale a dire: a) nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito; b) giovani coppie a basso reddito; c) anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate; d) studenti fuori sede; e) soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio; f) altri soggetti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 1 della legge n. 9 del 2007; g) immigrati regolari.
Dossier "Piano casa"
Ue: consultazione pubblica sull'e-Accessibilità
La Commissione europea ha promosso, il 2 luglio, una consultazione pubblica su "Accessibilità dei siti web e altri strumenti per la e-Accessibilità", che rimarrà attiva fino al 27 agosto. La Commissione invita i cittadini europei ad esprimere la propria opinione relativamente a ulteriori provvedimenti da adottare per migliorare l'accessibilità dei siti internet in Europa, a partire da quelli delle amministrazioni pubbliche. Considerato che lo sviluppo della società dell'informazione ha portato all'incremento dei servizi on-line (divenuti ormai parte essenziale della vita quotidiana di milioni di cittadini), la Commissione ritiene prioritario il superamento degli ostacoli che tuttora impediscono a un numero significativo di persone di accedere alle tante opportunità che tali servizi offrono agli utenti. Tra le categorie svantaggiate nell'accesso ad una piena fruizione dei servizi e contenuti della rete, rientrano in primo luogo le persone con disabilità, gli anziani e le persone con limitazioni funzionali, siano esse permanenti o temporanee. Inoltre, poiché ancora non esiste uno standard di accessibilità web approvato a livello di Unione europea, un crescente numero di Paesi ha intrapreso autonomamente, negli ultimi anni, azioni normative volte a migliorarne l'efficacia. La consultazione prende in esame anche altri ambiti di applicazione della e-accessibilità per i quali il livello rimane relativamente basso, nonostante la loro diffusione sia capillare, quali ad esempio gli apparecchi televisivi o i terminali self-service. La versione on line della consultazione è attualmente in lingua inglese, mentre il file, in formato word (scaricabile dal sito della Commissione e da spedire compilato all'indirizzo einclusion@ec.europa.eu) è disponibile anche in francese. Nei prossimi giorni, la commissione pubblicherà la consultazione tradotta in tedesco, italiano, spagnolo e polacco.
Dossier "Ue: consultazione pubblica sull'e-Accessibilità"
Cittadini e Pa: il progetto "Reti Amiche"
A partire da gennaio 2009 sarà possibile ritirare la pensione e prelevare somme, anche di modesta entità, presso le oltre ventimila tabaccherie italiane. Nei primi mesi del prossimo anno, inoltre, circa 10 mila tabaccherie saranno dotate, assicura la Federazione Italiana Tabaccai (Fit), di terminali avanzati che permetteranno di erogare ai cittadini servizi più sofisticati, quali il versamento di contributi Inps per colf e badanti, ed il pagamento di bollette di terzi cui sono affidati incarichi di lavoro. Le novità sono state annunciate dal Ministro per la Pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, durante un convegno della Fit. Il progetto "Reti Amiche" prevede altresì il coinvolgimento immediato di Poste italiane e, successivamente, quello di banche, farmacie, carabinieri, stazioni ferroviarie e centri commerciali. Il progetto mira ad offrire maggiori opportunità nella fruibilità dei servizi della Pubblica amministrazione, aumentando la disponibilità dell'offerta e la varietà dei soggetti erogatori. "Reti Amiche" intende sfruttare la capillarità delle reti telematiche già presenti nel territorio per moltiplicare i punti d'accesso ai servizi statali. Il modello del progetto si inquadra nel processo più ampio di riforma della Pa che, partendo da una riorganizzazione interna dell'apparato amministrativo, consente di trasformare le logiche con cui l'amministrazione dialoga con il cittadino. Il progetto introduce nel rapporto con la Pa una logica di mercato, trasformando il cittadino in cliente, dove la semplicità dell'accesso, la qualità e la velocità del servizio saranno i catalizzatori di una nuova domanda, incoraggiando nuovi soggetti ad entrare nel mercato.
Dossier "Cittadini e Pa: il progetto "Reti Amiche""